28.10.04

Nato riserva

Ora, secondo me Toldo non è un fenomeno come molta stampa ha dipinto per anni. Poco bravo nelle uscite (riuscirebbe a prendere gol di testa anche da un puffo) e non brillante con i piedi. Ma comunque un buon portiere, perché tra i pali si difende, e molto bene.

Non capisco quindi perché Mancini in preda alla sindrome "Koller è più utile di Ronaldo" metta titolare uno che sarà pure un bravo palleggiatore e abile nelle uscite, ma che trasforma ogni tiro nello specchio in gol (per conferme chiedere a Mauri, Aimar e Bojinov). Non a caso nella sua carriera ha difeso al massimo le porte di Cesena, Bari, Atalanta e Napoli. E questo vorrà dir pur qualcosa.

25.10.04

Così parlò don Fabio

Dopo la richiesta di condanne di Guariniello nel processo doping alla Juve (tre anni e due mesi di carcere per il capo dello staff medico bianconero Agricola, due anni e un mese per Giraudo), Capello ha oggi dichiarato che "i pm di solito esagerano nelle loro richieste".

Ecco quello che il mister della Juve pensava (o solamente diceva?) appena un anno fa:

"Il doping? Fa male, quello farmacologico sicuramente è più pericoloso di quello amministrativo. Poi c'è chi per risponderci sostiene il contrario".

"Il doping esiste e non è vero che sempre vincono i migliori".

"Non capisco perché i giocatori facciano le flebo, che di norma si danno ai malati, anche negli spogliatoi, anche nell'intervallo delle gare. Il doping è uno solo e sarebbe ora di combatterlo seriamente".

(via Spycalcio)

24.10.04

Delnerate

Qual è la cosa più giusta: far rispettare le regole di uno spogliatoio o mandare in campo i giocatori più bravi per far vincere la squadra? Personalmente sono sempre stato della prima opinione, ma ieri un amico mi ha fatto venire qualche dubbio.

22.10.04

¡Libertad! ¡Justicia! ¡Democracia! ¡Inter!

Certo, la notizia non è freschissima (risale all'estate), ma a chi mi chiede perché quest'anno tifo Inter (nella lotta scudetto, ben inteso), rispondo che il motivo è questo.

21.10.04

Troppa Italia

Passando tre giorni a casa, causa influenza, mi sono concentrato sui motivi per cui la Roma faccia figuracce in continuazione in Champions mentre le altre italiane viaggiano a vele spiegate. Sicuramente è la squdra meno forte delle quattro, ma c'è un motivo. E' l'unica i cui giocatori più importanti sono italiani (Totti, Cassano, De Rossi, Montella). Le altre invece (soprattutto Inter e Juve) si fondano su calciatori delle nazionali più competitive degli ultimi anni (Repubblica Ceca, Brasile, Francia). Non bisognerebbe scordarsi che un titolare italiano è spesso meno forte, che so, di una riserva olandese.

Esultanze

Per capire come il calcio sia concepito in modo diverso in Italia e nel resto d'Europa (del mondo) basta guardare le esultanze durante le partite di Champions League. I nostri (compresi gli stranieri) sembrano aver messo a segno il gol della vita (tipo Tardelli), gli altri (Henry è però eccessivo: non sorride neanche) festeggiano come se avessero segnato un gol normale. E lo è.

15.10.04

Cannonate

Per ricostruire la vicenda basta leggere qui e qui. Ma ora, a più di un anno di distanza, continuare ad accanirsi contro un giornale che ti ha tolto una rubrica mi sembra quanto meno poco elegante.

P.s.: Il Manifesto non è il mio giornale preferito. Anzi, lo compravo un tempo solo per leggere le Pallonate di Pippo Russo.

14.10.04

Papaveri e papere

Con tutto l'affetto (poco) che provo per i vari commentatori calcistici, ma come si fa a dire (come ho sentito ieri sera) che i due gol di Romashenko sono due prodezze del bielorusso? A me sono sembrate più due papere di Buffon: tiro da 40 metri e una punizione al centro della porta.

12.10.04

Cose nostre

Torno dopo troppo tempo dedicato al lavoro. Nel frattempo cos'è accaduto?

a- L'under 21 ha vinto l'ennesima partita giocando malissimo.

b- La nazionale maggiore ha perso l'ennesima partita e tutti si scannano su quale sia il moduolo migliore.

Insomma, non è successo niente tranne che Della Valle sta tentando di bocciare la candidatura di Galliani come presidente della Lega: cambio di tendenza o di padrone?

7.10.04

Senza nomi

Ieri facendo zapping tra le partite di serie B, mi sono imbattuto in un match dove tutti i giocatori avevano il numero di maglia dall'1 all'11 e nessuno aveva il proprio cognome (o soprannome) sulla schiena. Che succede?, penso. Ho sbagliato canale? Mi trovo su quello che trasmette le repliche delle partite degli anni '80 di serie A?

Niente di tutto questo: ero capitato su Napoli - Vis Pesaro di serie C1. Il San Paolo era stracolmo e la squadra di casa giocava maluccio ma spingeva come un ossesso. Un flashback che mi ha riportato ai tempi di Luigi Necco (inviato di 90° minuto), di Renica e dei duelli partenopei con le grandi del nord. Un calcio più bello? Non credo. Ma sicuramente il momento in cui questo sport mi ha sedotto. E, a quanto pare, il primo amore non si scorda mai.

6.10.04

Differenze uguali

Qual è la differenza tra quest'anno e quello passato nel comportamento di Cassano? Nessuna. E allora perché quest'anno se ne vorrebbe andare dalla Roma, mentre la scorsa stagione avrebbe voluto restare a vita? Si attendono risposte sensate.

1.10.04

Fam di gol

L'altra sera Inzaghi (Filippo) è tornato al gol alla sua maniera. Non è certo il mio centravanti preferito: sgraziato nei movimenti, con i piedi quadrati, un po' lento. Ma devo ammettere che la sua grinta (con conseguente fame di gol) è davvero invidiabile. Credo che molti suoi colleghi, se solo ne avessero la metà, sarebbero degli attaccanti con i fiocchi.