31.10.06

Via Politkovskaja/2

Veltroni, rispondendo a De Mauro di Internazionale, ha promesso che una strada di Roma sarà intitolata ad Anna Politkovskaja. Non quella dell'ambasciata o consolato della Federazione Russa, ma una nuova. Meglio di niente. Aspettiamo fiduciosi.

24.10.06

Via Politkovskaja

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Se fossi il direttore di Internazionale, Giovanni De Mauro, proporrei ai miei lettori di sottoscrivere l'appello che lo stesso De Mauro, riprendendo la proposta di André Glucksmann e del radicale Mario Staderini, ha rivolto a Veltroni nell'ultimo numero della sua rivista.

La strada
Caro Walter Veltroni, sono giorni complicati, lo sappiamo. L'incidente nella metropolitana, la Festa del cinema, l'ordinaria amministrazione di una grande città come Roma. Però c'è un favore che vorremmo chiederle. Il filosofo francese André Glucksmann e il radicale italiano Mario Staderini hanno proposto che nelle città europee venga intitolata una strada ad Anna Politkovskaja. Non una strada qualsiasi, ma quella in cui si trovano l'ambasciata o il consolato della Federazione russa, che così avrebbero sulla loro carta intestata o sui biglietti da visita dei funzionari il nome della giornalista. A Roma l'ambasciata è in via Gaeta. Sono certo, e lo sa anche lei, che tanti romani sarebbero felici di veder ricordata così Anna Politkovskaja. Qualche giorno fa lei ha detto in tv che il futuro è meraviglioso. Vuol darcene una dimostrazione concreta?

Un cordiale saluto, Giovanni De Mauro

23.10.06

Mezzi scioperi

Non sono esperto di questioni sindacali, anche perché non ho avuto mai alcuna associazione che prendesse le mie difese. Quello che però succederà mercoledì a Sky, e cioè che in un giorno di agitazioni giornalistiche tutte le partite saranno seguite da un solo telecronista anziché due, mi fa pensare ancora una volta che gli scioperi dei giornalisti (categoria che vanta ancora i privilegi del Ventennio quando Mussolini decise di equipararla a quella dei magistrati per ovvi motivi di propaganda) vanno a unico svantaggio dei lettori e non degli editori. Un abbonato Sky (che ha quindi già pagato i prossimi mesi), infatti, perché dovrebbe essere privato di un servizio che ha già acquistato? E a Murdoch, che ha già incassato i soldi degli abbonamenti e della pubblicità, cosa gli frega dell'ennesimo sciopero? Discorso diverso va fatto per la carta stampata (anche se uno che è abbonato a un quotidiano o a una rivista li riprende i soldi della mancata uscita?) o per la tv digitale terrestre per le quali posso decidere volta per volta se comprare o meno il prodotto giornalistico. Anche se nel primo caso gli editori, nei giorni successivi lo sciopero, aumentano la foliazione per metterci più pubblicità e nel secondo caso la pubblictà venduta viene comunque mandata in onda.

Infine una considerazione. Anzi tre. In un paese che legge sempre meno quotidiani, il sindacato dei giornalisti è sicuro che lo sciopero sia l'arma migliore per contrastare gli editori? Ed è sicuro che il senso dei contiui scioperi sia pienamente compreso dai lettori che sempre più hanno in antipatia la categoria? E poi ha senso continuare a difendere i privilegi di pochi (quelli - non tutti, s'intende - che stanno dentro le redazioni dei grossi giornali, che prendono palate di soldi e che fanno poco o nulla) a discapito dei molti (i freelance o quelli che stanno nei piccoli giornali) che dai continui scioperi non hanno altro che da perdere?

22.10.06

Blogger si diventa

Nei giorni in cui la Finanziaria fa discutere chiunque, impazzano le polemiche sul Partito Democratico, Alitalia agonizza sempre più, la Telecom Italia non sa cosa fare del suo futuro, la Corea del Nord è sulla bocca di tutti i governanti del mondo e si avvicinano le elezioni di Midterm negli Usa, la notizia più importante mi sembra un'altra. E cioè che mia madre ha aperto un blog.

20.10.06

Fish market


Con Umberto siamo appena tornati dall'apertura del mercato del pesce di Tokyo. Qui ci lavorano 85mila persone ed è probabilmente uno dei più grandi al mondo se non il più grande. Nel video è ripresa una fase dell'asta per i tonni. Mai visto nulla del genere.

19.10.06

Federconsumablog

Un esperimento di protesta virale interessante. E una denuncia da diffondere.

18.10.06

Aglio sul telefonino



Sono ormai circa 50 ore che mi trovo a Seul. Per ora ho visto, capito e assaporato tre cose.

- Visto con i miei occhi la qualità della televisione sul cellulare nel paese di Lg e Samsung: spettacolare. Ho chiesto come mai, secondo loro, noi europei usiamo il cellulare solo per telefonare e mandare sms. Loro (operatori, produttori di cellulari e di chip per telefonini) dicono che il problema è nei guadagni di chi fa nuovi servizi e contenuti per cellulari. In Europa la maggior parte dei soldi dei servizi va in tasca agli operatori e non a chi ha inventato il servizio: qui è il contrario. C'è quindi maggiore concorrenza, prezzi più bassi e anche le tariffe per telefonare sono molto ridotte rispetto alle nostre. Resta comunque il fatto che con il cellulare loro fanno qualsiasi cosa. Compreso dare da mangiare al gatto quando non si è in casa, mandando un sms al sacchetto dei croccantini che automaticamente rilascia il cibo nellla ciotola.

- Capito che i coreani sono un po' bugiardi. Un operaio di una fabbrica di telefonini non può guadagnare 3.000 dollari come mi è stato detto stasera a cena. Allo stesso tavolo mi hanno anche raccontato che si va incontro all'esigenza del lavoratore consentendogli di rimanere a dormire in ufficio. Che fortuna...

- Assaporato la cucina coreana, forse la peggiore mai mangiata in vita mia. Per dirne una: brodo freddo di frigo con teste d'aglio intere (e da mangiare) e funghi.

14.10.06

Tachipiroma

Le radio romane sono di quanto peggio si possa immaginare: parlano solo di calcio (e questo andrebbe pure bene) e non fanno altro che insultarsi, inventandosi accuse per screditare i concorrenti. Ogni tanto, però, ti regalano anche un sorriso. Stamattina, per esempio, stavo andando alla posta e sentivo i commenti a un possibile interessamento alla Roma dell'imprenditore farmaceutico Angelini. Il migliore: "Già sto anna' in farmacia a compramme la Tachipirina...".

13.10.06

Da Berlino al Pd

Troppi giorni di assenza da questo posto. Ma di tempo qui ce n'è sempre meno e meno ce ne sarà in futuro. Prossima settimana parto per la sesta volta in un mese: Berlino, Londra, Montecarlo, New York, più modestamente Milano e ora Tokyo e Seoul. Mica male, sempre meglio che lavorare, però ogni tanto avrei bisogno e voglia di fermarmi. Sarà per un'altra volta. Intanto, stando all'estero, mi risparmio tutte le polemiche sul nascente Pd. Lo dico qui una volta per tutte: sono contrario a fondermi con chi fa del cattolicesimo la sua unica fonte di ispirazione politica e pensa che i gay e i Pacs siano persone e strumenti che gli tolgono diritti. E poiché non voterò mai comunista, credo che alle prossime elezioni rimarrò a casa. Tanto di domenica, su Sky, una partita la passano sempre.

2.10.06

Oltre le tasse

Ascoltando disgustato i commenti della gente comune votante centrosinistra che si lamenta per l'aumento delle tasse ("Aveva ragione Berlusconi", "Che li ho votati a fare?") e che non tiene conto che le imposte sono diminuite per il 90% della popolazione, la notizia della giornata mi sembra questa:

Liza Minnelli apparira' come guest star in un episodio della serie televisiva 'Law & Order', che anche in Italia sta riscuotendo molto successo. L'intramontabile attrice e cantante interpretera' un'ex reginetta della bellezza alle prese con una figlia che vuole seguire le sue orme. Lo ha rivelato Pam Golum, portavoce della Wolf Film, la casa che produce il telefilm per la Nbc. La puntata si intitolera' 'Masquerade'e sara' trasmesso in tv a novembre. La Minnelli, nella sua carriera da attrice, ha gia' vinto un Oscar e un Globo d'oro per la parte di Sally Bowles il 'Cabaret' del 1972.

(via Repubblica.it)