Dunque, se ho capito bene leggendo Repubblica di oggi (versione cartacea), lo Stato spenderà 500mila euro per impedire ai "pianisti" di votare per più persone in Parlamento attraverso un sistema biometrico di riconoscimento delle impronte digitali. Non era più semplice ed economico comprare qualche telecamera in più e sospendere i "nostri" rappresentanti per un anno?
P.s.: viste anche le prossime schedature delle impronte digitali dei Rom, non è che il presidente del Consiglio ha un fratello titolare di una ditta dal nome Fingerprint Srl?
27.6.08
24.6.08
20.6.08
Booktrailer
Da oggi nelle migliori librerie (e non solo) è in vendita Personal Porno. Questo è il suo trailer.
(grazie a Silvia D'Ovidio della Fazi)
19.6.08
Punti esclamativi
Proprio l'altro giorno pensavo: "Chi scriverà il primo commento sul mio nuovo blog?". Certo non pensavo a un senatore della Repubblica.
Il commento del senatore
Salve, sono Alessio Butti, quello che ha presentato il ddl al quale si riferiscono i vostri commenti. Non solo siete disinformati, non sapete neppure leggere!!!
Non promuovo una crociata contro la pornografia sia essa veicolata su internet o da altri mezzi.
Chiedo la tutela dei minori e provvedimenti contro la cosiddetta pedopornografia che ha raggiunto e forse oltrepassato il livello di guardia.
Va bene la democrazia su internet manon è possibile parlare di persone e di provvedimenti senza essere informati!!!!!!!!1
Alessio Butti
Il commento del senatore
Salve, sono Alessio Butti, quello che ha presentato il ddl al quale si riferiscono i vostri commenti. Non solo siete disinformati, non sapete neppure leggere!!!
Non promuovo una crociata contro la pornografia sia essa veicolata su internet o da altri mezzi.
Chiedo la tutela dei minori e provvedimenti contro la cosiddetta pedopornografia che ha raggiunto e forse oltrepassato il livello di guardia.
Va bene la democrazia su internet manon è possibile parlare di persone e di provvedimenti senza essere informati!!!!!!!!1
Alessio Butti
- La mia risposta
- gentile senatore butti,
- quello che volevo intendere è che l’adescamento dei bambini a fini pedopornografici non avviene attraverso siti porno. conosce casi di minori che frequentando siti per adulti siano stati poi adescati? onestamente non credo. purtroppo l’adescamento avviene attraverso altri strumenti che magari anche lei usa quotidianamente come la mail o l’instant messaging. come può vedere, dunque, il problema è molto più complesso e non credo proprio che il suo ddl (a mio parere assai superficiale) riesca a risolverlo, neanche in minima parte.
- cordialmente
- federico ferrazza
18.6.08
E io continuo con XP
Ci sono tante spiegazioni (tecniche, di marketing, finanziarie, eccetera) sul perché Windows Vista non sia un prodotto di successo (o almeno non venga percepito come tale). Io credo che il motivo principale sia uno. E cioé la poca trasparenza di Microsoft nei confronti dei consumatori. Quando è uscito il nuovo sistema operativo un esponente italiano dell'azienda di Redmond mi ha detto che Vista poteva funzionare anche con 512 Mb di Ram. Teoricamente è vero, ma affossa la macchina. Forse sarebbe stato meglio legarlo solo a computer nuovi o comunque prestanti. Si sarebbero intascati meno soldi, è vero, ma il ritorno di immagine sarebbe stato ben diverso.
14.6.08
Uomini e donne
Tutti a dirti che gli uomini sono come le donne. Giusto.
Che quando scrivi un pezzo meglio usare "essere umano" anziché uomo. Infatti.
Che puoi e devi cucinare anche tu. Lo faccio spesso.
Che apparecchiare, sparecchiare e fare la lavastoviglie non è roba da femmine. Vedi sopra.
Che le lavatrici e stirare lo sai fare anche tu. Corretto.
Che la (lista della) spesa è un compito anche da uomo. Sacrosanto.
Che lavare per terra e mettere a posto la casa si fa in due. Mai detto il contrario.
Però: appena tua moglie parte per un paio di giorni, tutti a romperti l'anima per sapere se tuo figlio ancora respira o bisogna chiamare gli assistenti sociali.
P.s.: per la cronaca, io e Simone ci siamo ammazzati dalle risate e mangiato e bevuto e dormito e cagato come pochi altri.
Che quando scrivi un pezzo meglio usare "essere umano" anziché uomo. Infatti.
Che puoi e devi cucinare anche tu. Lo faccio spesso.
Che apparecchiare, sparecchiare e fare la lavastoviglie non è roba da femmine. Vedi sopra.
Che le lavatrici e stirare lo sai fare anche tu. Corretto.
Che la (lista della) spesa è un compito anche da uomo. Sacrosanto.
Che lavare per terra e mettere a posto la casa si fa in due. Mai detto il contrario.
Però: appena tua moglie parte per un paio di giorni, tutti a romperti l'anima per sapere se tuo figlio ancora respira o bisogna chiamare gli assistenti sociali.
P.s.: per la cronaca, io e Simone ci siamo ammazzati dalle risate e mangiato e bevuto e dormito e cagato come pochi altri.
13.6.08
Altro che Olimpiadi
Qui si battono record su record. Per esempio oggi, per la prima volta da quando è nato Simone, mi sono svegliato prima di lui.
12.6.08
Foglio di via calcistico
Pensavo fosse uno scherzo. E invece no: questo è davvero l'editoriale di prima pagina di Tuttosport di oggi (la firma è di Stefano Salandin). Incommentabile.
Stavolta i decreti d’espulsione non c’entrano e non risolverebbero comunque il problema: bisognerà giocarla, e vincerla per forza, questa partita con la Romania. Undici contro undici, zavorrati dall’incubo di essersi riscoperti piccoli e fragili. In mezzo al campo (quello da pallone) non ci sono clandestini: tutti godono dell’identico diritto di cittadinanza e chi ha più fame e coraggio non si deve affatto nascondere. Piuttosto, si devono preoccupare quelli che vedono la “porta piccola” e il campo troppo lungo, quelli che hanno la faccia terrea come l’aveva Barzagli prima della sfida contro l’Olanda: quelli, in una parola, che hanno paura. E il problema è che ad aver paura è l’Italia: dei rumeni, ora anche di quelli che giocano al pallone.
Una parte del gruppo azzurro è schiacciata dal peso del proprio passato e degli anni, quasi stupita che ci si debba di nuovo mettere alla prova e, soprattutto, spaventata dal fatto che gli altri vadano più veloci, che i “totem” non bastino più: uno, Cannavaro, in panca con le stampelle; l’altro, Gattuso, che ringhia più con l’arbitro che con gli avversari. E tanti piccoli segnali di un destino che si è messo a remare dalla parte contraria. Donadoni deve sconfiggere la paura, prima dei rumeni. Per esorcizzarla dovrà dare spazio al coraggio della consapevolezza (quella che ha guidato Del Piero appena è entrato in campo lunedì), all’imprevedibilità dell’incoscienza (quella fantasiosa di Cassano), all’ansia positiva della prima volta (quella che spinge Borriello in ogni allenamento). E dovrà dire basta ai misteri puerili sulla formazione: la chiarezza dà sicurezza, i misteri alimentano la paura. E preparano la strada al foglio di via calcistico: quello della sconfitta.
Stavolta i decreti d’espulsione non c’entrano e non risolverebbero comunque il problema: bisognerà giocarla, e vincerla per forza, questa partita con la Romania. Undici contro undici, zavorrati dall’incubo di essersi riscoperti piccoli e fragili. In mezzo al campo (quello da pallone) non ci sono clandestini: tutti godono dell’identico diritto di cittadinanza e chi ha più fame e coraggio non si deve affatto nascondere. Piuttosto, si devono preoccupare quelli che vedono la “porta piccola” e il campo troppo lungo, quelli che hanno la faccia terrea come l’aveva Barzagli prima della sfida contro l’Olanda: quelli, in una parola, che hanno paura. E il problema è che ad aver paura è l’Italia: dei rumeni, ora anche di quelli che giocano al pallone.
Una parte del gruppo azzurro è schiacciata dal peso del proprio passato e degli anni, quasi stupita che ci si debba di nuovo mettere alla prova e, soprattutto, spaventata dal fatto che gli altri vadano più veloci, che i “totem” non bastino più: uno, Cannavaro, in panca con le stampelle; l’altro, Gattuso, che ringhia più con l’arbitro che con gli avversari. E tanti piccoli segnali di un destino che si è messo a remare dalla parte contraria. Donadoni deve sconfiggere la paura, prima dei rumeni. Per esorcizzarla dovrà dare spazio al coraggio della consapevolezza (quella che ha guidato Del Piero appena è entrato in campo lunedì), all’imprevedibilità dell’incoscienza (quella fantasiosa di Cassano), all’ansia positiva della prima volta (quella che spinge Borriello in ogni allenamento). E dovrà dire basta ai misteri puerili sulla formazione: la chiarezza dà sicurezza, i misteri alimentano la paura. E preparano la strada al foglio di via calcistico: quello della sconfitta.
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Se le cose non le sai salle
Pare che la sinistra abbia abbandonato da sola il nucleare e soprattutto che Fermi abbia scomposto le cellule per generare energia nucleare.
(da Giuculano)
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Silvio Berlusconi
11.6.08
Due mani
Questa notizia in un paese normale farebbe solamente ridere. Qui - poiché la notizia è vera - fa anche piangere.
10.6.08
Levateje er vino
Oggi - da tre diversi uffici stampa - ho ricevuto tre comunicati in jpg.
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uffici stampa
Campanili
Qualcuno sa spiegarmi perché Donadoni ha schierato in blocco il centrocampo della squadra italiana che quest'anno ha fatto più schifo (rispetto alle aspettative) e ha messo in panca tutti i mediani di uno dei club che fatto meglio?
9.6.08
Segnalazione d'annata
Per un pezzo che sto scrivendo mi sono imbattuto in questo video di Thomas A. Edison mentre parla della lampadina elettrica. Affascinante, no?
Qui la trascrizione di Wikipedia.
E la pubblicità?
Leggo (via Mantellini) un bel post di Marco Formento. Formento sostiene che "siamo oltre l'ottimizzazione per i motori di ricerca, come si diceva -ormai- tanti anni fa. Abbiamo bisogno che le 'scatole' dei nostri contenuti, almeno quelli testuali, nascano sui bisogni della Macchina. Disegnamo media online sulle recommandations del team di GoogleNews per dirne una. Ma non solo: chiediamo ai giornalisti e/o agli editor di nominare le pagine secondo certi parametri, cerchiamo di influenzare l'uso dei lemmi nella stesura, vogliamo che i pezzi siano tagged, linked, interrelated per la loro indicizzazione prima che per la loro fruizione/condivisione".
Aggiungo: siamo sicuri che finora non sia stata la stessa cosa con la pubblicità (al posto di Google News) per i giornali di carta e radiotelevisivi?
Aggiungo: siamo sicuri che finora non sia stata la stessa cosa con la pubblicità (al posto di Google News) per i giornali di carta e radiotelevisivi?
6.6.08
4.6.08
Pellegrinaggi 2.0
Una coppia di ragazzi (direi veneti dall'accento) in vacanza a Roma mi ha fermato chiedendomi: "Mi scusi, sa dov'è la bottiglieria dei Cesaroni?".
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