29.4.08

Porte

Fonti attendibili mi dicono che Mario Baccini che alcuni mesi fa aveva fondato la Rosa Bianca (o Rosa per l'Italia) perché stanco di questo bipolarismo forzato e che ieri a Sky ha dichiarato "Da sempre sono bipolarista, anzi bipartitista", sia stato già ribattezzato porta girevole.

Ecco un passo di una intervista al Mattino di Napoli di Bruno Tabacci, compagno di Baccini nell'avventura centrista della Rosa Bianca: "Il bipolarismo non ha sortito i risultati sperati e ha prodotto solo due tifoserie capaci di sciorinare slogan e indossare magliette logore senza risolvere i problemi strutturali del Paese".

Paranoia



Gianluca mi segnala che The Indipendent ha così commentato il ballottaggio romano.

Generous, humane Italy suddenly bared its teeth, and people elsewhere recalled that it was an Italian who invented fascism and filled the city streets with goose-stepping, Roman-saluting blackshirts.

But like many Italian laws, last year’s “diktat” did not do the job it was designed for, and now Mr Alemanno moves into a new office close to where Il Duce harangued the crowds in Piazza Venezia, armed with a mandate to carry out what Mr Veltroni and Mr Prodi only threatened. Mr Alemanno’s victory marks the arrival in the Italian capital of the politics of paranoia that have already triumphed in much of the rest of the country.

In queste ore in molti accusano gli elettori della Sa di non aver garantito i voti a Rutelli. Una sorta di vendetta per il cannibalismo del Pd alle politiche. Secondo me niente di più falso. Il problema, semmai, è di quei clericali corteggiati per anni e che hanno preferito (come sempre) il candidato di destra.

(foto da Repubblica)

28.4.08

Ballottaggi

Dunque abiti a Roma?
Io a Roma? No, in provincia.

23.4.08

I blogger e i caucasici

Parto da questo post di Mantellini, per scrivere qualcosa su cui rimugino da tempo. Chi è un blogger? La prima risposta che viene in mente è scontata (per non dire banale): colui o colei che ha un blog. Ma è una definizione che vuole dire tutto e nulla. E' una categoria come i caucasici, le donne, i miopi o i cantanti al cui interno la varietà è talmente ampia che è difficile fare delle generalizzazioni.

Fino a qualche anno fa si poteva sostenere che ogni persona con un diario on-line era un blogger. Oggi è ancora così? La risposta, secondo me, non è più immediata. Per spiegare meglio quello che voglio dire riporto la conclusione di un discorso di qualche ora che ho fatto giorni fa con un mio amico. Il tema era simile: quando ci si può definire scrittori? Una domanda che era nata perché il sottoscritto sta per pubblicare il suo primo libro. Sono uno scrittore? Io penso di no. Come non sono un calciatore perché gioco a calcio, un tennista perché ogni tanto prendo in mano una racchetta o uno chef perché stasera ho cucinato un piatto di pasta. La conclusione del discorso con il mio amico era quindi che uno scrittore è tale solo quando scrivere libri è la sua attività principale, quella che gli dà da mangiare.

E' possibile fare un parallelo nudo e crudo con i blogger? Probabilmente no, anche se diversi blogger di successo guadagnano denaro (più che altro indirettamente) grazie ai loro blog.

Ora: non voglio dare etichette (il blogger è solo colui che ci guadagna...), ma è evidente che la parola blogger non ha più il significato che aveva qualche anno fa. Non solo: probabilmente non ce l'ha più. A darglielo sono solo alcune aziende che tentano di sfruttare la popolarità di alcuni blogger per diffondere i loro messaggi (molto spesso non riuscendoci), invitandoli a pseudoconferenze stampa riservate.

Ciò che voglio dire è che probabilmente la categoria dei blogger avrebbe senso solo se fosse una professione. Ma per fortuna non è così.

Tutto questo ragionamento c'entra anche con le polemiche nate attorno all'iniziativa di Marco Montemagno di invitare 30 blogger che stima a un incontro con Al Gore, in Italia per la nascita di Current TV nel nostro paese (ognuno dei blogger ha la possibilità di invitare 20 persone). Molti si sono risentiti del "criterio mainstream" dell'invito. La verità è che Marco ha invitato le persone che gli piacciono che hanno un blog. Cosa c'è di male? Secondo me nulla.

Ed è normale che sia così: conta più la persona che il "blogger". Io per esempio leggo Mantellini perché mi interessano molte delle cose che dice, e non perché è un blogger e nemmeno perché ha un blog. Probabilmente se avesse un sito personale vecchia maniera lo leggerei ugualmente, anche se sono consapevole che il blog è molto meglio. Un altro esempio: immagino (anche se non ne abbiamo mai parlato) che De Biase faccia scrivere su Nòva diversi blogger non perché hanno un diario on-line ma perché hanno delle idee interessanti.

Insomma: ha ancora senso la definizione di blogger? Per me, no.

21.4.08

Gli errori del Pd?

Dopo mesi di weekend lavorativi, ieri (finalmente) ho dedicato tutto il mio tempo alla famiglia. E alla lettura. Così ho potuto fare un piccolo confronto fra le analisi delle elezioni del Corriere della Sera, di Repubblica e di altre testate straniere visto che sull'ultimo numero di Internazionale c'è un'ampia panoramica.

Tutti gli articoli avevano (ovviamente) un loro punto di vista, ma l'aspetto che veniva sottolineato da tutti era il fatto che il Pd e la sinistra in genere non avessero saputo leggere la società italiana con i suoi problemi, insicurezze e bisogni.

Probabilmente tutto ciò è vero e figurarsi se voglio metterlo in discussione. Penso che il Pd avrebbe potuto fare qualcosa di più ed evitare alcuni errori come la candidatura di Calearo. Ma d'altronde che cosa non è perfettibile?

Credo però che il problema non sia politico (partito leggero, pesante, presente sul territorio, etc.), ma culturale. Berlusconi (volontariamente o no) ha creato con le sue televisioni e con la sua immagine un pensiero che facilmente è entrato nella testa degli italiani che continuano a votarlo anche se quasi mai ha mantenuto le promesse.

Paradossalmente (per un partito che si autodefinisce liberale) coloro che lo hanno votato hanno un'idea assistenzialista dello Stato in cui il Governo ha il potere di arricchire le persone. Un po' come il Grande Fratello o il gioco dei pacchi in televisione. Quello del soldo facile è un cancro che ha colpito l'Italia e che non riesco a immaginare fra quanti anni sarà possibile sconfiggere. Se sarà possibile sconfiggere.

Certo, il Pd non ha un sogno così materiale da contrapporre. E gli analisti politici gli hanno rimproverato questo.

Ma perché nessuno prova ad analizzare gli italiani che nonostante si dica loro che un mafioso è un eroe, se ne fregano e votano il datore di lavoro del mafioso in questione? Cosa avrebbe dovuto fare il Pd: sostenere altrettanto di Provenzano?

E se il problema fossero gli italiani e non il Pd? Cosa bisognerebbe fare in questo caso?

19.4.08

Il dominio del fax



Ieri ho registrato un dominio per il blog del mio primo libro. A fra poco per gli aggiornamenti. E' davvero paradossale che per farlo abbia dovuto spedire un fax, no?

15.4.08

A mente fredda

Sono passate quasi 24 ore dagli inutili e ingannevoli exit poll di ieri. Qualche pensiero.

  • Berlusconi ha stravinto e sarà il prossimo presidente della Repubblica.
  • Veltroni ha perso, ma non ha fallito. Credo che si sia bruciato e non sia più presentabile come prossimo candidato premier fra cinque anni.
  • Anche se lontani anni luce dalle mie (poche) convinzioni politiche sono addolorato dal risultato della Sinistra Arcobaleno. Ma non si può dire che è colpa di Veltroni. Significa non capire. Non capire che gli operai stanno a destra, che Diliberto parla ancora di Lenin, che Pecoraro Scanio è probabilmente il politico più odiato d'Italia e non solo e che o si sostiene un governo o si scende piazza. Basta essere chiari e non ambigui per ottenere qualche poltrona importante.
  • Il successo della Lega è anche dovuto alla candidatura di Veltroni. Può un lombardo o un veneto che vivono in un paese in crisi affidarsi a un politico romano per risollevare le proprie sorti? Potrebbero, ma non in un paese come il nostro.
  • Infine, una considerazione: ho qualche amico che ha votato per il Pdl. Nessuno, in fondo, sa perché lo ha fatto. Hanno scelto e tifato Berlusconi come faccio io quando gioca la Roma. Con questo genere di elettori (e sono tanti, forse tutti) è difficile avere a che fare perché non puoi convincerli. Nessuno riuscirebbe a farmi diventare laziale o juventino (oggi ho peraltro incontrato due ragazzini che in una minicar ascoltavano Meno male che Silvio c'è a tutto volume, cantandolo a squarciagola).

p.s. di depressione: Quando finirà questa legislatura mio figlio saprà leggere e io avrò 34 anni; più di un terzo della mia vita sarà stato governato da Berlusconi.

p.s.2: In queste ore l'unico sorriso me l'ha strappato un mio amico dicendomi che ha già prenotato un kibbutz per i prossimi cinque anni.

14.4.08

Quindi

Tutto questo casino per capire che si viveva in un paese di destra. Se me lo chiedevate prima ve lo dicevo io. A gratis.

p.s.: sono pacatamente disperato.

Attacchiamoci a tutto

Mancano sei ore e mezza alla chiusura dei seggi. Troppa ansia. Troppi pensieri. Fra cui: l'ultima volta che il centrodestra ha vinto le elezioni la Roma si è aggiudicata lo scudetto. E io non credo che la Roma possa vincere il tricolore. Quindi...

9.4.08

Voto utile

Mia suocera che è una militante vera e seria (solo passione e niente in cambio) mi continua a spiegare i tanti motivi per cui bisogna votare Pd. Io, che non sono mai stato militante, (da gggiovane alla sezione, alle occupazioni, alle manifestazioni ho sempre preferito la discoteca e il calcetto) penso che ne basti uno solo: la paura di riavere Berlusconi premier, uno che parla ancora di belle donne. Lo so che anche questo è un argomento stanco. E lo so che ANCHE questa volta mi hanno convinto soprattutto così. Ma io non ce la faccio a lasciargli campo libero.

8.4.08

Facce



Di cattivo gusto sì. Ma giudicare schock la campagna elettorale di Milly D'Abbraccio forse è un po' troppo.

4.4.08

Why is my expression upset?



La storia è ormai nota. Durante un suo speech-televendita Luca Luciani di Telecom Italia prende una cantonata storica. Il tutto viene filmato e compare su YouTube. Telecom chiede a YouTube di rimuovere il video. Ci riesce. Ma solo per poco.

Messaggio elettorale



Non lo so se si può fare, ma mi sto convincendo che è il caso di andare a votare.

3.4.08

Markette



Perché bisogna perdersi in queste cadute di stile? Forse era meglio un pezzo intervista.

(da Repubblica.it)

Occhio che lui è incazzato

La Roma ha vinto l'ultimo derby (e una Coppacampioni nel 1984), Berlusconi non è mai sceso in politica, io sono il direttore del NYT e Napoleone ha segnato a Waterloo (immagino in rovesciata).

Cieco e di destra

Ricevo e pubblico:

Il sito di letteratura erotica Eroxè ha chiesto ai propri utenti una intenzione di voto per il 13/14 aprile. La domanda era molto semplice: l'uomo "erotico" cosa vota? Il quesito era rivolto solo all'utenza maschile. Ecco i risultati:
  • Alleanza Nazionale 20.1%
  • Partito Democratico 16.5%
  • La Sinistra L'Arcobaleno 14.4%
  • Forza Italia 9.4%
  • La Destra 8.6%
  • Udc 2.9%
  • Lega Nord 1.4%
  • Udeur 0.7%
  • Rosa nel pugno 0%
Il partito più votato risulta comunque questo "L'uomo sexy non vota, tromba" con il 21.4% delle preferenze.