31.12.06

Buon anno

Per la prima volta in vita mia passerò un capodanno su un'isola. Nulla di strano, ma Lampedusa è un posto magico e le persone, con le loro lentezze, la loro disorganizzazione, i loro piccoli problemi di pizzo e i loro pescatori persi in mare, sono ciò che al momento mi riconcilia più con la vita vera. Ieri Melo è svenuto in ospedale perché gli hanno detto che doveva fare una radiografia: è impressionabile l'uomo. Un po' da tutti sento dire che il 2007 sarà l'anno delle riforme, della svolta. Lo spero anche per me. Per noi. Buon anno.

28.12.06

Scioperi

Siamo a Lampedusa in vacanza. Che bellezza. Appena arrivati, i mitici Paola e Melo ci hanno raccontato dell'avvento di un nuovo maresciallo dei carabinieri, proveniente da Linosa. Pare che per la sua eccessiva (!) voglia di legalità (casco sui motorini, niente abusi edilizi, lotta al lavoro nero, eccetera) la popolazione stia protestando con continui scioperi di una decina di minuti, chiudendo i negozi o fermando qualsiasi altra attività. La motivazione ufficiale della mobilitazione è una protesta contro la Finanziaria.

22.12.06

Ppt

Sulla storia dei continui scioperi dei giornalisti assunti ho già detto. Secondo me hanno torto tutti e due, sia i sindacalisti (Fnsi) che i padroni (Fieg). Certo che se però questi ultimi mettono on-line una lettera in powerpoint per spiegare le loro posizioni, hanno un po' più torto.

Consigli per i regali

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Per circa 30 euro, direi che si può anche fare.

(via Zeus News)

21.12.06

Senza stampa

Anche senza aggiornamenti - causa sciopero giornalisti assunti - qualche notizia arriva sempre:

- E' morto Piergiorgio Welby.

- Gentiloni pensa a una vera svolta in Rai.

- Marco Borriello, del Milan, è risultato positivo all'antidoping.

18.12.06

Personaggio dell'anno



Da piccolo (e anche adesso) uno dei miei sogni è sempre stato quello di diventare "Person of the Year" del Time. E, si sa, i sogni spesso diventano realtà.

15.12.06

Mejo frocio che Fassino

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Ok, basta, mi sono rotto. E dopo otto mesi di aziendalismo politico dico che Fassino le sta sbagliando un po' tutte. Dal Pd ai temi "eticamente" sensibili. L'ultima è di ieri:

"E' una scelta delicata e difficile, ma io non sono personalmente favorevole all'ipotesi che due omosessuali possano adottare un bambino".

L'idea che due gay non possano adottare è figlia del concetto che trattasi di persone malate. Non credo che il capo del più importante partito progressista italiano si possa permettere di affermare certe cose. E poi fra un padre Fassino e un padre gay, io non avrei alcun dubbio...

14.12.06

Direct marketing

A Galileo stiamo (sto) facendo una piccola indagine di mercato per cambiare operatore telefonico: non ne possiamo più di Telecom e del suo canone. Ora, ieri abbiamo chiamato Libero (visto che in uscita usiamo a volte il 1055) per sapere precisamente quale fosse il nostro piano tariffario. Passa neanche un quarto d'ora da quando attacco con la sognorina di Libero che un'altra signorina di Libero mi chiama per informarmi che ci sono degli aggiornamenti per il nostro piano tarrifario, ovviamente al ribasso. Coincidenze?

P.s.: Chissà se dopo questo post anche Telecom ci farà una nuova offerta?

13.12.06

Squillerà mai la Mela? Non credo

L'immagine “http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2006/12_Dicembre/12/apple/studio12.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Continua la speculazione sull'iPhone di Apple (voluta dalla stessa Apple?). A parte il fatto che anche secondo me non uscirà mai, ma se a quelli della Mela venisse in mente di progettare una cosa del genere, e mi dovessero chiamare per una consulenza, io li scoraggerei. Perché:

a) Apple (e credo che lo sappiano anche loro) metterebbe sul mercato un prodotto già morto. La telefonia mobile è fatta di accordi con gli operatori e onestamente non ce lo vedo Jobs a trattare con Colao o Rossi.

b) Apple punta alla convergenza fra entertainment, elettronica e informatica: metterci dentro anche le tlc mi sembra un po' troppo.

c) Quale sarebbe il guadagno di Apple nel produrre l'iPhone? Con l'iPod c'è iTunes, ma con il telefono?

d) Tanta gente è disposta a pagare tanto per un lettore mp3. Tanta gente NON è disposta a pagare tanto un telefonino.

e) L'iPod è stato fra i primi lettori mp3. L'iPhone non sarebbe uno dei primi cellulari sul mercato.

f) Apple va dove può tenere la situazione sotto controllo: iTunes, Pixar e così via. Gli operatori fanno la parte del leone nel mercato della telefonia mobile.

P.s.: In ogni caso se mettessero in vendita quello in foto, io lo comprerei.

P.s.2: Almeno un premio per tutti coloro che si sbattono a disegnare un ipotetico iPhone, quelli di Apple potrebbero pure darlo.

12.12.06

Calli sulle mani

L'ultima pubblicità della Cei per raccogliere soldi suona più o meno così:

Andrai nei campi con don Luigi e ti verranno i calli sulle mani... Aiuterai suor Beatrice a imboccare un paraplegico o un anziano infermo... Soccorrerai padre Alfredo mentre cura un tossicodipendente... Faticherai giorno e notte con don Carlo per rimettere a posto la sagrestia... Eccetera.... Per questo ti chiediamo un piccolo contributo (nel frattanto passa un'immagine di una persona che compila un conto corrente da 25 euro) per la Chiesa cattolica.

Pure i calli!!! Ma con i soldi che vi danno non potete chiamare un rumeno?

7.12.06

7 gennaio

L'immagine “http://www.enrosadira.it/santi/a/ambrogio.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Con tutto il rispetto, ma ci sono giorni in cui vorrei essere milanese. O almeno lavorare lì.

Progetti per il futuro

Londra (Chelsea o Arsenal), Monaco (Bayern), Liverpool, Lione, Manchester (Manchester United). Quale città visiterò il 20/21 febbraio o il 6/7 marzo?

30.11.06

Chiusure

L'immagine “http://www.biraghi.org/indylogo.gif” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Indymedia Italia abbassa le serrande.

Tutto questo è oggetto di riflessione continua perché il senso critico impone di (ri)mettersi in discussione, sempre, ma il rumore di fondo è assordante e c'è bisogno di silenzio. In modo da poter ascoltare, osservare, valutare e concentrare le proprie energie sulle idee che altrimenti rischierebbero di restare sommerse. Il silenzio serve a questo, e di energie e idee, parliamone insieme, ripartendo da zero.

28.11.06

Krumiro non sono, ma...

Dunque per venerdì prossimo un giornale per il quale collaboro, L'espresso, ha indetto uno sciopero delle firme. In sostanza si tratta di una agitazione "minore" rispetto a uno sciopero "normale", ma che vuole dimostrare comunque un malessere. Io aderisco. Una pagina che sarebbe dovuta uscire con il mio bel nome sarà senza genitore, ma i soldi li prenderò comunque (almeno credo).

Onestamente non so bene perché ho aderito. Sono fra quelli, infatti, che ritiene che in media la classe (casta?) dei giornalisti sia una categoria di privilegiati. Non nel senso che i diritti che ha sono eccessivi, ma che non se li merita: troppa gente nelle grandi redazioni non fa nulla. Ho comunque aderito allo sciopero perché da krumiro non voglio passare e poi perché tendenzialmente (a parte la Roma) tifo per il più debole (e gli editori certo non lo sono).

La cosa che però mi dà fastidio è che si voglia far passare questo sciopero come un'agitazione che va anche in favore dei precari dell'informazione, con un termine più cool: free-lance. Ecco, almeno questa non ce la date a bere: chiedendo con insistenza (e per questo andando a un muro contro muro) gli scatti di anzianità (fra le peggiori piaghe sociali del secolo, non si potrebbero avere degli scatti di produttività?) si chiede sostanzialmente agli editori di non assumere più giovani (quanto costa a un'azienda un/a venticinquenne assunto/a a tempo indeterminato con gli scatti di anzianità fino a 60 anni?).

Inoltre il sindacato si batte per non applicare la Biagi. Ma, santiddio, ci si vuole rendere conto che senza contratti a termine molti giornalisti non si potrebbero neanche avvicinare a una redazione?

Detto questo, oggi mi hanno girato una mail dalla Consulta Freelance dell'Associazione Stampa Romana (presieduta da David Sassoli). Eccola.

Cari colleghi collaboratori,

in quanto responsabile della Consulta Freelance del nostro sindacato StampaRomana, desidero ringraziarvi per i sacrifici cui vi state (ci stiamo) sottoponendo, nell'ambito di questa durissima vertenza per il rinnovo del contratto, scaduto da quasi due anni.
Ho piena consapevolezza, lo vivo sulla mia pelle, di come gli scioperi pesino sulla nostra fragile condizione, tanto sindacale (perché più degli altri siamo esposti ai ricatti) quanto economica (astenerci dal lavoro ha un'incidenza pesantissima sui nostri già esigui compensi). Noi, più degli interni e degli assunti, paghiamo il nostro status di "esternalizzati", che tanto fa comodo agli editori.
Ma proprio per questa devastante vulnerabilità, proprio per denunciarla e per uscirne, dobbiamo continuare ad appoggiare le iniziative del nostro sindacato, che si annunciano opportunamente forti nelle prossime settimane. Di noi e di una normativa che tuteli il nostro lavoro, gli editori non vogliono saperne.
Un fatto però ci incoraggia: questa vertenza contrattuale, pur riguardando tutta la categoria, è portata avanti in nostro nome, in nome dei "precari". Sono essi a sfatare il mito dei giornalisti come "casta", sono i precari a polarizzare la solidarietà dell'opinione pubblica. Perché ormai è evidente che la nostra precarietà, così simile a quella di tanti altri lavoratori, è il punto debole di tutto il mondo giornalistico: e, insieme, è evidente che tale condizione rende precaria anche la tenuta democratica della stampa, mettendo a rischio l'indipendenza e l'autodeterminazione dei giornalisti.
Forte di questa consapevolezza, vi invito perciò a partecipare compatti a ogni iniziativa futura decisa dai CdR delle vostre testate, in coordinamento con la FNSI e con StampaRomana.
Sarà una battaglia dura e difficile, ma non possiamo permetterci di perderla: e la nostra arma più efficace, quella più temuta dai nostri avversari, è l'unione e la compattezza nell'azione. Ci asteniamo dal lavoro (o dalla firma) oggi, per lavorare sempre meglio domani.
un caro saluto a tutti
Andrea Rustichelli

Della serie: "armiamoci e partite". Il danno per un "esterno" da uno sciopero delle firme è infatti molto maggiore di quello recato a un "interno": perde di visibilità, uno dei pochi strumenti in mano a un free-lance. Ma possibile che a nessuno venga in mente che l'unica battaglia da combattere per i free lance sarebbe quella di alzare le tariffe degli articoli? Tempo fa parlando con un collega tedesco, ho scoperto che loro prendono cinque volte quello che prendono i freelance italiani. Quasi quasi mi metto a scrivere (e firmare) per Bild...

Memoria corta

CALCIO: CANNAVARO, MOGGI? FACEVA BENE IL SUO MESTIERE FACEVA 416 TELEFONATE AL GIORNO, ORA E' UN FUGGI FUGGI
(ANSA) - FIRENZE, 24 MAG - Un saluto a Bari prima della partita scudetto e poi niente più. Così Fabio Cannavaro racconta l'ultimo incontro con Luciano Moggi, ex direttore generale della Juve nel pieno dello scandalo intercettazioni. "Sorprende tutti leggere il contenuto di quelle intercettazioni. Conoscevamo il Direttore, sapevamo che era un dirigente di grande esperienza, era bravo a gestire molti giocatori, faceva bene il suo mestiere". Cannavaro ha ricordato che Moggi "come persona aveva fatto di tutto, nei due anni in cui ho giocato alla Juve, per stare al nostro fianco". "Riceveva 416 telefonate al giorno, era amico di tutti o quasi - ha concluso Cannavaro - ora non credo che tutte queste persone lo cerchino più, mi da' fastidio questo fuggi fuggi". (ANSA).

PALLONE ORO: CANNAVARO, DA MOGGI ABUSI ENORMI MA INUTILI JUVE ERA PIU' FORTE; SE FOSSI STATO PIU' GIOVANE, SAREI RIMASTO
(ANSA) - PARIGI, 27 NOV - "Luciano Moggi? Tutti sapevano dei suoi contatti un po' ovunque, e tutti sapevano quanto fosse potente la Juve. Da parte di Moggi c'è stato un enorme abuso di potere, ovviamente condannabile. Ma inutile: noi eravamo i più forti": lo dice Fabio Cannavaro, neo Pallone d'oro, al settimanale France Football.
(SEGUE).

PALLONE ORO: CANNAVARO, DA MOGGI ABUSI ENORMI MA INUTILI (2)
(ANSA) - PARIGI, 27 NOV - "Tutti sapevano dei contatti di Moggi e del potere della Juve, ma non immaginavamo fin dove qualcuno potesse arrivare. E ancora non abbiamo un'idea precisa dei loro movimenti", afferma Cannavaro. Il capitano azzurro racconta che il compagno di squadra del Real Madrid, Mahamadou Diarra, quando lo ha visto per la prima volta gli ha detto: 'Ah! Moggi, soldi! soldi!'. "Gli ho spiegato - afferma Cannavaro - che Luciano Moggi non andava a trovare tutti gli arbitri per promettere loro dei soldi. Con l'influenza che aveva, agiva a un altro livello, per esempio orientando un arbitro verso una partita piuttosto che un'altra. Che non è una cosa normale, certamente! Il problema è che, specie all'estero, la gente ha creduto che la Juve comprasse delle partite. Ed è falso. Gli incontri li abbiamo vinti tutti noi, in campo. Si è trattato, piuttosto, di un abuso enorme di potere da parte di Moggi, condannabile, ovviamente. Ma inutile: noi eravamo i più forti, fatto pienamente dimostrato dalla presenza di otto giocatori della Juve, più degli ex come Zidane e Henry, sul campo dello stadio di Berlino, il 9 luglio”.

26.11.06

New Galileo



Dopo settimane di intensa fatica, oggi si vedono i risultati. Ecco la nuova versione di Galileo. Con tanto di weblog.

25.11.06

Consigli per i risparmi

Leggevo oggi su Repubblica (o sul Corriere?) una pubblicità di Toshiba che spingeva il suo notebook Qosmio come il primo e (per ora) unico in grado di leggere dischi Hd-dvd capaci di contenere video in alta definizione. Vero. Peccato che in Italia - a differenza del resto d'Europa - i dischi Hd-dvd non siano ancora in commercio.

24.11.06

Scoperte



Dopo ormai due anni di Sky (e soprattutto di Fox Crime) stasera ho scoperto Doctor House. Non penso che ne potrò più fare a meno.

20.11.06

Din don



Immagino che Crepet e Vespa si stiano sfregando le mani al solo penisiero delle (almeno) 100 puntate che faranno sul bullismo made in Italy.

Poi dico la mia sul bullismo made in Internet. Secondo me chi chiede con forza la chiusura di servizi come YouTube o Google Video perché hanno contribuito alla diffusione di filmati che ritraveano ragazzi che ne pestavano altri (o cose simili) ha ragione. Tanto che anch'io ho chiesto di demolire l'ascensore di casa mia perché c'è su scritto W il Duce...

Yes Global



L'appuntamento è fissato per il 22 dicembre.

(via PI)

19.11.06

Non fate incazzare Xenu, vi prego...



Ieri guardando i servizi sul matrimonio di Tom Cruise e non sapendo rispondere precisamente alla domanda "Cos'è Scientology?", mi sono andato a guardare su Wikipedia il lemma dedicato. Inquietante pensare come qualcuno possa credere a questa boiata. Non molto diversa, comunque, da tutte le altre religioni.

"L. Ron Hubbard (il fondatore di Scientology, ndb.) narra che nei suoi viaggi extracorporei per l'universo avrebbe scoperto che i guai degli esseri umani odierni deriverebbero da una punizione inflitta all'umanità 75 milioni di anni fa da Xenu, un crudele governatore della galassia: per limitare la popolazione e accrescere il suo potere, Xenu ordinò ai suoi ufficiali di catturare esseri della natura più svariata da vari pianeti, congelarli in alcool e glicole e lasciare miliardi di questi "grappoli" di esseri sulla Terra, da spazioplani che assomigliavano ai DC8. Si specifica che alcuni di questi malcapitati esseri furono catturati con una falsa convocazione per una indagine del fisco". [...]

"Nemica principale di Scientology è la "setta degli psichiatri" che esiste dall'inizio dei tempi e che spaccia una falsa scienza e vuole l'asservimento a sé delle masse che spersonalizzerebbe senza alcuna pietà. La vera conoscenza dianetica - si asserisce - salverà la terra (e, in seguito, anche l'intero universo) estirpando piaghe sociali come (secondo il movimento) l'omosessualità, la psicologia, il comunismo, l'abuso di alcolici e stupefacenti, l'eccessiva promiscuità sessuale".

18.11.06

Fiat vs. tutti

http://www.vetrina.assolombarda.it/vetr/050pla/0303/1700/azi.jpg

Mi chiedo: se in Italia lo Stato non avesse finanziato per più di 50 anni sia un'azienda torinese produttrice di automobili che quindi una cultura dell'uso esclusivo della propria macchina per spostarsi, oggi avremmo tutti questi problemi con i treni, gli aerei, le navi e i taxi?

16.11.06

Da segnare

"Quando, evocando il cosiddetto conflitto di civiltà, diciamo del miliardo e 200 milioni di musulmani dovremmo sempre ricordarci che per la stragrande maggioranza non sono arabi. Così, per dovere di cronaca".

(via Gigi Riva)

15.11.06

Beneficenza hitech

http://www.esprinet.com/Area_Informativa/img/schede//1LW_UM_25964_LO19903_BIG.JPG

Oggi ho ricevuto in dono (e per questo ringrazio) l'ennesimo zaino portacomputer. Visto che mai (come altri che fanno questo mestiere) utilizzerò tutti quelli che ho a casa (come tutti gli altri oggetti che ci regalano durante le conferenze stampa) propongo di mettere in piedi un sito dove vendere i gadget delle aziende. Ricavato ovviamente in beneficenza.

14.11.06

Quattro principi, tutti sbagliati

Mentre un ministro della Repubblica si preoccupa di videogame (!) e un'altra grande (?) azienda italiana è sull'orlo del fallimento, vi consiglio l'odierno editoriale di Giavazzi sul Corsera.

Errori e miti sull'università
Le università nella maggior parte dei Paesi europei, non solo in Italia, funzionano in base a quattro principi, tutti sbagliati: l’istruzione universitaria non è pagata dalle famiglie, ma dai contribuenti; il contratto di lavoro e le regole di assunzione dei docenti sono quelli del pubblico impiego; le leggi e le procedure che regolano le università sono spesso centralizzate e quasi sempre rigide; le retribuzioni dei professori non sono differenziate e il fine più o meno esplicitamente dichiarato della politica universitaria è l’equiparazione della qualità dell’insegnamento e della ricerca tra i diversi atenei.

La discussione sul futuro delle università è piena di miti che negli anni hanno prodotto politiche per lo più sbagliate. E non è una sorpresa, perché i professori hanno un forte incentivo ad impedire che ciò che non funziona venga corretto e talvolta cercano di proteggere i propri privilegi usando la loro influenza anche come opinion makers.

Una tipica lamentela è la mancanza di risorse: «I nostri stipendi sono miseri e in più non ci sono soldi per la ricerca». Innanzitutto non è vero (si vedano i confronti di Roberto Perotti tra costi e produttività nelle università in Italia e Gran Bretagna, che Alberto Alesina ed io abbiamo spesso citato). Ma perfino se il problema fossero le risorse, buttare più denaro in queste università senza prima cambiare le regole arcaiche che le governano significherebbe aumentare sprechi e privilegi, perpetuare un sistema che impedisce la concorrenza fondata sul merito, non migliorare la ricerca.

Prima dei finanziamenti conta la struttura degli incentivi: in Italia una volta entrati nell’università ci si resta per sempre, anche chi non fa più nulla. Lo stipendio cresce solo con l’anzianità, il merito è irrilevante: perché fare uno sforzo per eccellere? Le nomine sono governate da un complesso procedimento burocratico che implica innumerevoli «giudici» scelti in tutto il Paese. Questo processo dovrebbe «garantire » la scelta dei migliori, ma non è così. In realtà i «giudici» favoriscono i gruppi d’interesse interni e i loro protetti, invece di privilegiare la qualità della ricerca o dell’insegnamento.

E’ vero che nell’università i giovani sono pagati poco, ma queste retribuzioni fanno parte di un patto implicito: in cambio della cattiva paga chiunque abbia un posto lo mantiene automaticamente. Non c’è bisogno di produrre ricerca di buon livello. E poiché le retribuzioni sono basse i presidi chiudono gli occhi di fronte a insegnanti pigri e assenteisti e a scarsa ricerca. È certamente vero che alcune ricerche sono costose, che i buoni cervelli non sono a buon mercato. Ma solo introducendo un po’ di concorrenza tra le università le risorse si sposteranno dalla mediocrità all’eccellenza.

Non sorprende più nessuno che le università americane attirino i migliori studiosi d’Europa. Ciò che è sorprendente di fronte a questa fuga di cervelli è il potere della lobby dei professori universitari - spesso gli stessi che pontificano sul beneficio della concorrenza in altri settori - nel bloccare le riforme. «Luoghi comuni», diranno molti miei colleghi, «l’università è molto cambiata». Vorrei crederlo. Se davvero lo fosse il ministro Mussi avrebbe un modo semplice per dimostrarlo: assegni una quota significativa delle risorse in base alle valutazioni che il suo stesso ministero, tramite il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (Civr), ha appena svolto. Da questo anno accademico, non «in futuro» come invece ha annunciato.

6.11.06

Top ten argentina

Gianni Mura, qualche giorno fa su Repubblica, ha ricordato i 10 più grandi calciatori brasiliani dalla riapertura delle frontiere (Falcao, Careca, Kakà, Zico, Aldair, Junior, Emerson, Cafù, Ronaldo e Cerezo). Io provo a ricordare i 10 migliori argentini.

1- Maradona
2- Batistuta
3- Simeone
4- Diaz
5- Veron
6- Balbo
7- Passarella
8- Crespo
9- Samuel
10- Sensini

31.10.06

Via Politkovskaja/2

Veltroni, rispondendo a De Mauro di Internazionale, ha promesso che una strada di Roma sarà intitolata ad Anna Politkovskaja. Non quella dell'ambasciata o consolato della Federazione Russa, ma una nuova. Meglio di niente. Aspettiamo fiduciosi.

24.10.06

Via Politkovskaja

L'immagine “http://www.ess.fi/upload/image/2006/10/10/0000n6c00014154.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Se fossi il direttore di Internazionale, Giovanni De Mauro, proporrei ai miei lettori di sottoscrivere l'appello che lo stesso De Mauro, riprendendo la proposta di André Glucksmann e del radicale Mario Staderini, ha rivolto a Veltroni nell'ultimo numero della sua rivista.

La strada
Caro Walter Veltroni, sono giorni complicati, lo sappiamo. L'incidente nella metropolitana, la Festa del cinema, l'ordinaria amministrazione di una grande città come Roma. Però c'è un favore che vorremmo chiederle. Il filosofo francese André Glucksmann e il radicale italiano Mario Staderini hanno proposto che nelle città europee venga intitolata una strada ad Anna Politkovskaja. Non una strada qualsiasi, ma quella in cui si trovano l'ambasciata o il consolato della Federazione russa, che così avrebbero sulla loro carta intestata o sui biglietti da visita dei funzionari il nome della giornalista. A Roma l'ambasciata è in via Gaeta. Sono certo, e lo sa anche lei, che tanti romani sarebbero felici di veder ricordata così Anna Politkovskaja. Qualche giorno fa lei ha detto in tv che il futuro è meraviglioso. Vuol darcene una dimostrazione concreta?

Un cordiale saluto, Giovanni De Mauro

23.10.06

Mezzi scioperi

Non sono esperto di questioni sindacali, anche perché non ho avuto mai alcuna associazione che prendesse le mie difese. Quello che però succederà mercoledì a Sky, e cioè che in un giorno di agitazioni giornalistiche tutte le partite saranno seguite da un solo telecronista anziché due, mi fa pensare ancora una volta che gli scioperi dei giornalisti (categoria che vanta ancora i privilegi del Ventennio quando Mussolini decise di equipararla a quella dei magistrati per ovvi motivi di propaganda) vanno a unico svantaggio dei lettori e non degli editori. Un abbonato Sky (che ha quindi già pagato i prossimi mesi), infatti, perché dovrebbe essere privato di un servizio che ha già acquistato? E a Murdoch, che ha già incassato i soldi degli abbonamenti e della pubblicità, cosa gli frega dell'ennesimo sciopero? Discorso diverso va fatto per la carta stampata (anche se uno che è abbonato a un quotidiano o a una rivista li riprende i soldi della mancata uscita?) o per la tv digitale terrestre per le quali posso decidere volta per volta se comprare o meno il prodotto giornalistico. Anche se nel primo caso gli editori, nei giorni successivi lo sciopero, aumentano la foliazione per metterci più pubblicità e nel secondo caso la pubblictà venduta viene comunque mandata in onda.

Infine una considerazione. Anzi tre. In un paese che legge sempre meno quotidiani, il sindacato dei giornalisti è sicuro che lo sciopero sia l'arma migliore per contrastare gli editori? Ed è sicuro che il senso dei contiui scioperi sia pienamente compreso dai lettori che sempre più hanno in antipatia la categoria? E poi ha senso continuare a difendere i privilegi di pochi (quelli - non tutti, s'intende - che stanno dentro le redazioni dei grossi giornali, che prendono palate di soldi e che fanno poco o nulla) a discapito dei molti (i freelance o quelli che stanno nei piccoli giornali) che dai continui scioperi non hanno altro che da perdere?

22.10.06

Blogger si diventa

Nei giorni in cui la Finanziaria fa discutere chiunque, impazzano le polemiche sul Partito Democratico, Alitalia agonizza sempre più, la Telecom Italia non sa cosa fare del suo futuro, la Corea del Nord è sulla bocca di tutti i governanti del mondo e si avvicinano le elezioni di Midterm negli Usa, la notizia più importante mi sembra un'altra. E cioè che mia madre ha aperto un blog.

20.10.06

Fish market


Con Umberto siamo appena tornati dall'apertura del mercato del pesce di Tokyo. Qui ci lavorano 85mila persone ed è probabilmente uno dei più grandi al mondo se non il più grande. Nel video è ripresa una fase dell'asta per i tonni. Mai visto nulla del genere.

19.10.06

Federconsumablog

Un esperimento di protesta virale interessante. E una denuncia da diffondere.

18.10.06

Aglio sul telefonino



Sono ormai circa 50 ore che mi trovo a Seul. Per ora ho visto, capito e assaporato tre cose.

- Visto con i miei occhi la qualità della televisione sul cellulare nel paese di Lg e Samsung: spettacolare. Ho chiesto come mai, secondo loro, noi europei usiamo il cellulare solo per telefonare e mandare sms. Loro (operatori, produttori di cellulari e di chip per telefonini) dicono che il problema è nei guadagni di chi fa nuovi servizi e contenuti per cellulari. In Europa la maggior parte dei soldi dei servizi va in tasca agli operatori e non a chi ha inventato il servizio: qui è il contrario. C'è quindi maggiore concorrenza, prezzi più bassi e anche le tariffe per telefonare sono molto ridotte rispetto alle nostre. Resta comunque il fatto che con il cellulare loro fanno qualsiasi cosa. Compreso dare da mangiare al gatto quando non si è in casa, mandando un sms al sacchetto dei croccantini che automaticamente rilascia il cibo nellla ciotola.

- Capito che i coreani sono un po' bugiardi. Un operaio di una fabbrica di telefonini non può guadagnare 3.000 dollari come mi è stato detto stasera a cena. Allo stesso tavolo mi hanno anche raccontato che si va incontro all'esigenza del lavoratore consentendogli di rimanere a dormire in ufficio. Che fortuna...

- Assaporato la cucina coreana, forse la peggiore mai mangiata in vita mia. Per dirne una: brodo freddo di frigo con teste d'aglio intere (e da mangiare) e funghi.

14.10.06

Tachipiroma

Le radio romane sono di quanto peggio si possa immaginare: parlano solo di calcio (e questo andrebbe pure bene) e non fanno altro che insultarsi, inventandosi accuse per screditare i concorrenti. Ogni tanto, però, ti regalano anche un sorriso. Stamattina, per esempio, stavo andando alla posta e sentivo i commenti a un possibile interessamento alla Roma dell'imprenditore farmaceutico Angelini. Il migliore: "Già sto anna' in farmacia a compramme la Tachipirina...".

13.10.06

Da Berlino al Pd

Troppi giorni di assenza da questo posto. Ma di tempo qui ce n'è sempre meno e meno ce ne sarà in futuro. Prossima settimana parto per la sesta volta in un mese: Berlino, Londra, Montecarlo, New York, più modestamente Milano e ora Tokyo e Seoul. Mica male, sempre meglio che lavorare, però ogni tanto avrei bisogno e voglia di fermarmi. Sarà per un'altra volta. Intanto, stando all'estero, mi risparmio tutte le polemiche sul nascente Pd. Lo dico qui una volta per tutte: sono contrario a fondermi con chi fa del cattolicesimo la sua unica fonte di ispirazione politica e pensa che i gay e i Pacs siano persone e strumenti che gli tolgono diritti. E poiché non voterò mai comunista, credo che alle prossime elezioni rimarrò a casa. Tanto di domenica, su Sky, una partita la passano sempre.

2.10.06

Oltre le tasse

Ascoltando disgustato i commenti della gente comune votante centrosinistra che si lamenta per l'aumento delle tasse ("Aveva ragione Berlusconi", "Che li ho votati a fare?") e che non tiene conto che le imposte sono diminuite per il 90% della popolazione, la notizia della giornata mi sembra questa:

Liza Minnelli apparira' come guest star in un episodio della serie televisiva 'Law & Order', che anche in Italia sta riscuotendo molto successo. L'intramontabile attrice e cantante interpretera' un'ex reginetta della bellezza alle prese con una figlia che vuole seguire le sue orme. Lo ha rivelato Pam Golum, portavoce della Wolf Film, la casa che produce il telefilm per la Nbc. La puntata si intitolera' 'Masquerade'e sara' trasmesso in tv a novembre. La Minnelli, nella sua carriera da attrice, ha gia' vinto un Oscar e un Globo d'oro per la parte di Sally Bowles il 'Cabaret' del 1972.

(via Repubblica.it)

22.9.06

Seconde serate

Vespa dice che se non gli fanno fare quattro puntate se ne va. Ok, 4 puntate, però poi a casa.

P.s. Brunello poi dice anche che un'azienda non può limitare un programma che guardano in molti. Secondo me se mettessero un porno in seconda serata si farebbero molti più ascoltatori.

20.9.06

Durante la guidazione

Piccolo estratto dal manuale elettronico (su cd) di un lettore mp3, appena ricevuto.

Dichiarazione di Sicurezza
1) Leggere quel Manuale di sicurezza con attento
2) Mantenere quel Manuale per la consulenza futura.
3) Mantenere la secca dell’apparecchio
4) Evitare a esporre quell’apparecchio al sole.
5) Non immettere qualche liquido all’apparecchio, oltre causa il danno o circuito corto
elettrico.
6) Se succedono i seguenti, conttattare la persona professionale a riparare il (omissis):
- liquido immette nell’apparecchio
- l’apparecchio è umido
- l’apparecchio non lavora normalmente, o l’utente non farlo funzionare
attraverso il manuale.
- l’apparecchio cade o danneggia.
7) Non usare il (omissis) sotto i seguenti:
- durante la guidazione
- durante il lavoro pericoloso
- andare sulla stratta
- ogni caso che bisogna a essere attento
8) Se vuoi formare il disco duro del (omissis), per favore scegliere la forame di FAT32
9) Non uare il liquido o lo spruzzo a pulire quell’apparecchio. Per favore pulire con la
stoffa morbida umida.
10) Quando usare la cuffia, per favore regolare il volume conveniente, evitare a
danneggiare gli orecchi.
11) Nota: se uare la batteria scorettamente causarà la esplosione! Per favore seguire
l’istruzione a usare la batteria!
12) Non rifiutare la batteria usata, deve esssre riciclata subito. [...]

Dietrologie

E se si stesse avvicinando la "vera" motivazione delle dimissioni di Tronchetti?

19.9.06

Altro che sudditanza



La pazzia fatta guardalinee.


(via Repubblica.it)

18.9.06

Recensioni in Vista

http://medias.lemonde.fr/mmpub/edt/ill/2006/03/30/h_9_ill_756472_vista-1600.jpg

Secondo un manager di una delle più grandi aziende hardware, fra i maggiori clienti di Microsoft, il prossimo sistema operativo di Bill Gates "farà cagare". Colpa di un sistema di ricerca molto meno performante di quello che era nel progetto iniziale.

P.s.: il commento è stato raccolto durante una cena di lavoro. Non avevo il registratore e mi è stato chiesto di non citare la fonte.

14.9.06

Su Telecom

Sulla questione spezzatino Telecom tutti hanno scritto e detto di tutto. E per avere un'analisi di quel che è successo leggere De Biase. Io vorrei fare solo un paio di considerazioni.

1. Telecom Italia, negli ultimi anni, ha lanciato in pratica un solo prodotto che poi è durato: l'Adsl (wow). Mentre nel resto del mondo i ceo, i presidenti e tutti i manager hanno fatto a gara nel lanciare prodotti innovativi: poi magari hanno toppato la visione, ma intanto ci hanno provato (e investito). Qui da noi, Telecom ha solo tentato di a propinarci più volte la videotelefonata da casa (doppio wow) o il telefono di casa e il cellulare in un unico apparecchio (triplo wow), con una tecnologia peraltro sviluppata da altri (Nokia). Tronchetti e Ruggiero, insomma, danno l'idea di pensare più alla finanza che al prodotto. E questo alla lunga lo paghi. All'estero Gates, Jobs, Otellini, Page & Brin (per dirne alcuni), danno un'altra impressione. Insomma, una delle principali aziende italiane è andata avanti e cresciuta negli ultimi anni grazie ai vantaggi ereditati dal monopolio, ma ora i nodi vengono al pettine. C'è da fidarsi per il futuro? Mmh.

2. Tronchetti Provera ha però ragione quando dice che i nostri politici sono peggio di quelli del Sudamerica. Anche se, avendo una grossa fetta del suo business in Brasile, non so quanto gli convenga dire ciò.

Parabole ascendenti

Da utente Sky sono molto contento che ora la piattaforma di Murdoch abbia i diritti di tutta la Serie A. Faccio notare che un paio di giorni fa Tgcom, il tg multimediale (?) di Mediaset, con spudorata ineleganza, aveva pubblicato questa machetta dal titolo Parabola discendente. Chissà se ora farà un'errata corrige dal titolo Digitale sottoterrestre.

Steve e Nora


Martedì sono stato al mio primo evento Apple. Molto ben organizzato (meglio di tanti altri) e Jobs ha un carisma che pochi altri. Imbarazzante, però, la schiera di analisti e giornalisti che come adepti di una nuova confessione ascoltavano il predicatore.

11.9.06

Sprechi

Perché il senatore Furio Colombo ha un'auto blu che oggi mi stava per spiaccicare per le vie del centro?

Strane dimenticanze

Oddo ha ragione. Totti non può dire per ora lascio la Nazionale, poi ritorno ma non so quando. Manca di rispetto nei confronti dei compagni. Però. Però quello che si è scordato (scordato?) di dire Oddo è che c'è un allenatore che consente a Totti di fare e dire tutto questo.

10.9.06

Cattivi pensieri

1) Tutti (da Famiglia Cristiana a Repubblica) dicono che il campionato di calcio in corso è strano. Forse lo erano di più quelli degli anni passati.

2) La Palombelli sul Magazine del Corsera dice che le ferie non si possono fare solo d'estate. Chi l'avra ispirata?

3) Ieri allo stadio (finalmente) scena comica: da qualche mese hanno messo i tornelli al posto dell'omino che, con un lettore di codice a barre, autentica l'abbonamento o il biglietto. Bene, ieri c'era un omino prima del tornello che controllava se l'abbonamento o il biglietto era valido e uno dopo che il tornello lo azionava.

4) Sta storia che si viene ammoniti se si riprende il pallone dal fondo della rete dopo aver segnato mi sembra, come minimo, una gran cavolata.

5) Ieri ho fatto quasi tardi allo stadio per vedere Rimini-Juventus. Che gusto!!!

6) Dopo troppi giorni di astinenza sono tornati I sette giorni di cattivi pensieri di Mura.

6.9.06

Sei connesso?

Dice un amico che oggi ha ricevuto una mail con su scritto: "E' possibile avere il tuo indirizzo e-mail?".

2.9.06

Taxi killer

Leggo oggi su Repubblica cartacea che i tassisti romani minacciano uno sciopero durante la Notte Bianca prevista per il 9-10 settembre se il Comune non consentirà loro di aumentare le tariffe. Propongo quindi a quei teppisti che ieri pomeriggio per poco non hanno dato fuoco alla mia Smart di prendersela con i taxi, tassisti compresi (categoria che penso si sia capito non amo particolarmente). Pensa che figo e quanto si parlerebbe di un assassino seriale di tassisti. Magari ci fanno anche un film e ai produttori di C.S.I. o Law and Order gli viene in mente di girare qualche episodio a Roma.

1.9.06

Berlino e i sanpietrini



Erano tre anni che non venivo a Berlino. Ora per lavoro ci sono tornato. E' una citta' che mi piace molto. Il motivo? E' in continua evoluzione e a parte le zone immortali (Unter den Linden, per esempio) il resto cambia ogni giorno. Credo che sia la citta' europea che meglio sintetizza i cambiamenti che in questo momento storico stiamo vivendo/subendo. Insomma, un po' come Roma dove togliere i sanpietrini comporta la protesta di chi rompe le scatole in nome di un'antichita' e una tradizione che neanche conosce.

29.8.06

Hot water

Uno dei miei blogger preferiti, Mantellini, ha annunciato da alcuni giorni il prossimo arrivo sul suo diario on-line di pubblicità. Una decisione storica visto che Mantellini aveva sempre avversato l'idea di mettere advertising. Poi ha spiegato che non sarà della pubblicità classica, ma qualcosa di diverso. Ora, leggendo la spiega, io non capisco bene perché chiamare il tutto pubblicità e non recensioni. Insomma mi sembra solo un'operazione di marketing. Ma magari mi sfugge qualcosa. In ogni caso, di sicuro, solleverà un po' di discussione sulla pubblicità on-line e in particolare sui blog. Staremo a vedere.

24.8.06

L'iTalia come l'iPod? Magari...

Così alla fine la Apple dovrà sborsare 100 milioni di dollari alla Creative per aver scopiazzato la sua interfaccia di gestione dei brani musicali e averla messa nell'iPod. In ogni caso è un affare per Jobs (risparmiati un sacco di soldi per gli avvocati e altre cause legali con la stessa Creative) che comunque giornalmente esce vincitore dalla sfida più importante con il rivale di Singapore, quella cioè delle vendite. Anche se, brevetti a parte, è arrivato dopo. La Creative presentò infatti il suo primo lettore nel gennaio del 2000, mentre l'iPod arrivò sul mercato nel 2001. Questo dimostra una volta di più che non bisogna arrivare primi (e non solo nella tecnologia) per avere successo. Basta avere un po' di intuito, un bel marketing (designed in California...) e crederci. Da noi invece non si fa altro che parlare di treni persi e piangersi addosso (Olivetti, informatica e altre storie simili). Pure la Apple sembrava aver perso il treno. Ma invece di andarsene è rimasta alla stazione e ha preso quello dopo, più veloce e confortevole di quello su cui non era riuscita a salire. Certo, ha pagato un extra di 100 milioni di dollari. Ma cosa sono rispetto alle milioni di vendite mensili dell'iPod?

TARallucci e vino

Sarà che non ci capisco nulla di giustizia (compresa quella sportiva), ma come mai Galliani, anche sotto inibizione, si è potuto recare a Madrid per trattare l'acquisto di Ronaldo? Acquisto che peraltro sembra saltato.

22.8.06

زندگی نامه



Quante cose si perdono andando in vacanza: l'uomo che più di tutti somiglia a mio zio Romolo ha aperto un blog.

21.8.06

Browser dell'altro mondo



Una settimana di tregua è servita. Gli ultimi sei mesi fra matrimonio e organizzazione del viaggio di nozze (oltre al lavoro, s'intende) sono stati stressanti. Un po' di mare era proprio quello che ci voleva. Anche se poiché in vista dei 10 anni di Galileo stiamo rifacendo il sito (che francamente è un po' vecchiotto), pure nei giorni scorsi ho lavorato un po', osservando il lavoro dei grafici. I quali usano Firefox come browser di riferimento (almeno in questa prima fase); ecco perché fuori ho fatto fatica a spiarli con l'Internet Explorer a 56k del suocero. Poi, tornato in ufficio oggi, ho scoperto (grazie al blog di Nòva) che non solo io e i grafici usiamo Firefox come primo browser. Ma anche qualcun'altro un po' più lontano.

14.8.06

Post di latta

Rapidamente:

- oggi è il mio compleanno (28).

- grazie a questo blog ho risentito, meglio riletto, una persona che non vedo da circa 10 anni, ovvero il mio compagno di banco del
liceo Majorana di Roma, anzi di Spinaceto (Dolce, se mi lasci un contatto magari ci sentiamo: il mio indirizzo lo trovi su www.galileonet.it).

- mi sta appasionando questo dibattito sulle dichiarazioni di
Grass che ha rivelato un suo passato nelle SS naziste. Dico la mia: è buono che l'abbia detto perché poteva tenerselo dentro per sempre e continuare a non avere ombre nella sua biografia; l'aspetto negativo è che poteva dirlo (molto) prima, mettendo a rischio la sua carriera politica e professionale, e forse la sua esistenza. Se fossi Feltri direi che l'ha detto per vendere più copie del suo nuovo libro. Ma per fortuna non lo sono; però, intanto, mi sono ripromesso di leggere il Tamburo di latta.

11.8.06

Crocifissi e martelli

Dopo i falliti attentati di Londra di ieri, Bush ha dichiarato che siamo in guerra con i fascisti islamici. Avrà anche ragione, ma ne deduco che noi siamo i cattocomunisti.

10.8.06

Paraculhimovic

Ibrahimovic dice che da sempre è tifoso dell'Inter. Un po' come se la Bonino dicesse che il suo sogno da piccola era quello di diventare ministro delle Politiche comunitarie.

Paesi (non sempre) più civili



(via Il posto di Antonio)

9.8.06

Stappa una Coca



De Biase fa un ragionamento interessante sui format che da Internet migrano verso la tv. Io questo video ancora non l'avevo visto. Simpatico. Molto.

Ho sposato una femminista

Ostellino sul Corsera di oggi torna sull'esclusione di Cognetti come direttore scientifico del Regina Elena di Roma. Al suo posto è stata nominata Paola Muti, una brava epidemiologa. Di fondo sono d'accordo con Ostellino che sostiene che le logiche dello spoil system dovrebbero stare fuori da incarichi tecnico-scientifici, anche se la sostituta merita di occupare il posto che le hanno affidato (in più Cognetti non è uno sconosciuto e trova appoggi sia nei media che nell'opposizione). L'unica cosa che non mi piace dell'editoriale di Ostellino è il tono (irriguardoso) con cui si rivolge alla Turco, chiamandola (ironicamente?) signora e non ministro, sintomo di un veteromaschilismo che ancora il 9 agosto del 2006 trova posto sul primo giornale italiano. Ostellino, infatti, darebbe del signor a D'Alema, Prodi o Berlusconi? Non credo.

6.8.06

Nuovissimi mattoncini



Repubblica, come altri, segnala l'arrivo del Tetris sul cellulare. Evidentemente io avevo un'anteprima. E anche la Tim.

5.8.06

Segnalazioni

Aperto il weblog di uno bravo.

Per dire

A me l'idea di Mido centravanti piace tanto. E poi sarebbe la riserva di Totti. Quindi non romperebbe le scatole: meglio puntare su un paio di centrocampisti (uno di fascia).

4.8.06

Affettuosità di riparo

La rubrica che mi diverte di più de L'espresso è Mass Media di Denise Pardo. In particolare adoro (della serie che l'aspetto come i maniaci dello zodiaco attendono l'oroscopo) Affettuosità giornalistiche, quelle dieci righe che segnalano le markette della categoria per la categoria. Questa volta, però, mi sa che la Pardo ha lanciato un'affettuosità per riparare. La scorsa settimana, infatti, bacchettava Italia Oggi per un enorme refuso in un titolo dove c'era un bello squote con la Q. Deve essere subito arrivata una telefonata piuttosto arrabbiata da Italia Oggi perché una delle news di Mass Media di oggi recita:

Grande orchestra Bechis
Italia oggi, l'unico quotidiano dalla parte dei professionisti. Con questo slogan a tutta pagina, il giornale diretto da Franco Bechis non ha perso tempo. Ha cavalcato alla grande la protesta delle categorie dei professionisti contro il decreto Bersani e piantato la bandiera sul ghiotto territorio di lettori che i quotidiani economici si disputano senza esclusione di colpi. A suon di titoloni, prime pagine, forum, articolesse, il giornale si è schierato, orchestrando una campagna mediatica con spazi pubblicitari anche su altri giornali. Un'astuta operazione di marketing per occupare lo spazio lasciato da 'Il Sole 24 Ore', visto che le liberalizzazioni sono da tempo un tormentone di Confindustria.

In ufficio con le Frecce Tricolori

http://www.kczum.ch/images/Frecce_Tricolori_280.jpg

Sul numero di agosto di Volare, mensile di aviazione, c'è una splendida inchiesta dal titolo “Non toglieteci la Pattuglia Acrobatica” su tutti i nemici delle Frecce tricolori. Imperdibile. E commovente:

L’economia di una nazione non vive solo di indici di borsa e Pil, ma anche di fiducia nel futuro e immagine positiva di sé. La Pattuglia acrobatica, oltre a essere amata dagli italiani, gode di grande fama all’estero, dove è ambasciatrice dei nostri valori, della nostra cultura e, soprattutto, della nostra produzione aeronautica. Inibirne l’attività significherebbe dichiarare che nobili sono solo il treno, il bus e magari l’auto, stigmatizzando invece l’aviazione in base a vecchi stereotipi: aristocratica e militare.

2.8.06

Io come Luca

Dopo che Montezemolo ha dichiarato al Wall Street Journal che il bilancio del governo Prodi in questi primi mesi è magro, anch'io dico la mia: il bilancio del governo è anoressico. Riassumendo infatti l'esecutivo per cui ho votato ha:

- Mancato la riforma delle liberalizzazioni (soprattutto dei taxi), cedendo a una lobby che vuole mantenere i privilegi di essere fuorilegge (compravendita delle licenze) e di bloccare il mercato, tenendo alti i prezzi delle corse e basso il livello del servizio.

- Approvato l'indulto con una misura che nella filosofia ricorda i condoni di tremontiana memoria (Mastella ha peraltro dedicato la legge all'ex papa).

- Posto sette volte la fiducia perché senza nun gliela fa.

- Provato a comprarsi senatori dell'Udc, perché da solo nun gliela fa.

- Avuto a che fare con i soliti voltagabbana di Rifondazione che minacciano di far saltare il governo per l'approvazione dei fondi per l'Afghanistan. Fondi il cui stanziamento era esplicitamente scritto nel programma firmato da tutti prima delle elezioni.

- Promesso almeno otto ministre e poi aver affidato a quelle poche nominate solo dicasteri senza portafoglio (a parte la Turco alla Sanità).

- Dichiarato che la Legge 40 non si cambia.

- Fatto finta di nulla sul taglio del cuneo fiscale, promesso in campagna elettorale.

- Fatto nulla circa i Pacs o simili.

- Litigato e basta sulla Tav.

Per non parlare dei partiti impegnati a litigare come nel caso del Partito Democratico o a sfasciarsi come la Rosa nel Pugno.

11 anni



E anche quest'anno ho dato (235 euri).

1.8.06

Via Dagospia

Colpo di scena a Cuba. Fidel Castro operato d'urgenza, tutti i poteri a Gianni Minà.

26.7.06

Senza decoro

Capisco l'incazzatura per la B e i -17, ma dopo aver chiesto la B con penalizzazione per la paura di andare in C, come può, il presidente della Juve, Giovanni Cobolli Gigli dire: "Noi abbiamo sempre puntato alla A. Sapendo che c'erano tutta una serie di interpretazioni e così via non è che ci illudevamo. Ci aspettavamo una A con penalizzazione, forse con un campionato tolto ma non il secondo e la Champions che si poteva pure fare". Ecchecavolo, un minimo di decoro.

25.7.06

In questa estate torrida

Capita anche di essere d'accordo con Di Pietro che scende in piazza per dire no all'indulto di cui beneficeranno anche corrotti e corruttori e di essere per l'ennesima volta in disaccordo con Bertinotti che in un mastelliano attacco di misticismo tira in ballo Wojtyla e dice: "Mi auguro che possa essere trasformato in realtà, con il varo dell'indulto, l'appello di Giovanni Paolo II". Della serie: "L'ha detto il papa, mica cavoli...".

Per 10 euro

In attesa delle sentenze di Appello di Calciopoli ripenso alla difesa della Juve: "Bisogna tutelare gli azionisti stranieri e chi incolpevolmente ha speso soldi per le azioni dei bianconeri". E i miei 10 euro giocati alla Snai sulle partite della Juve?

19.7.06

A fuoco

http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/cronache/200607images/taxi_verticale.jpg

Solo per dire - con notevole ritardo, lo so, ma ero fuori - che questa storia dei tassisti è da paese del nono mondo. E' inaccettabile che una lobby (che più lobby non si può) ordini al governo, peraltro con la forza, di cambiare le regole che aveva scritto. Ed è altrettanto inaccettabile che il governo (nella persona di Bersani, uno dei miei politici preferiti) cali in questo modo le braghe. A volte penso di essere di destra perché l'unico strumento che avrei usato per calmare le proteste dei tassisti sarebbe stato un sano lanciafiamme.

Humor (bianco)nerissimo

Ma Pessotto s'è buttato o era rigore?

Pensieri maligni

Come diceva Andreotti? "A pensar male e bla bla bla". Ecco, è quello che mi è venuto in mente oggi, leggendo che "Il Giornale" promette altre 300 pagine di intercettazioni nell'inchiesta sul calcio. Pagine che coinvolgerebbero altre squadre di Serie A, finora mai tirate in ballo. E allora penso: qual è una delle squadre che ha interesse a mandare la sentenza della Caf in malora con l'idea tutti colpevoli, nessun colpevole? Di chi è fratello il padrone de "Il Giornale"? Chi è il presidente del Milan?

18.7.06

Di nuovo al caldo

Dopo quasi tre settimane splendide di Groenlandia e Islanda di cui magari dirò più avanti, ieri siamo tornati dal viaggio di nozze. Come per le ferie degli ultimi anni, per scelta e per fortuna (disponibilità di soldi), abbiamo fatto un viaggio. Dove abbiamo sempre incontrato un bel numero di compatrioti. I quali (senza essere snob, per carità, anche perché rientro in alcune delle categorie che sto per elencare) fanno parte tutti, o quasi, dei seguenti sottoinsiemi.

- Viaggiano in gruppo.

- Non sanno l'inglese (credono sia sufficiente parlare piano italiano).

- Pranzano al ristorante.

- Indossano costumi firmati.

- Urlano, anche se gli spagnoli probabilmento ci battono.

- Dormono SEMPRE in hotel.

- Non vogliono il bagno in comune perché pensano di essere i più puliti della Terra.

- Non indossano vestiti adeguati. Esempio? Infradito in montagna.

- Indossano magliette con scritte enormi.

- Passano le ore nei negozi di souvenir perché riportano regali a tutti, dai vicini di casa ai colleghi.

- Continua...

27.6.06

A tra poco

L'immagine “http://www.arctic-experience.co.uk/iceland/images/summer.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Dopo il matrimonio, il meritato viaggio di nozze. Questo posto si trasferisce per tre settimane un po' più al nord. Precisamente in Groenlandia e in Islanda.

23.6.06

Domani

Mi sposo. Con la più bellissima, intelligentissima, fighissima, simpaticissima, dolcissima donnissima che la natura potesse pensare.

Corsi e ricorsi



A me, questo tutto parlare di come sta giocando Totti, ricorda le vicende di Paolo Rossi nell'82 e di Baggio nel '94. Visto come è andata a finire auguro al Pupone di fare la stessa fine.

21.6.06

In diretta

A me le dirette di Repubblica piacciono. Ci sono giorni che ci passo un bel po' di tempo per rimanere aggiornato su fatti importanti (elezioni, per esempio). E' infatti proprio questo che le caratterizza: aggiornamenti in tempo reale su temi di di grande rilievo, nazionale e internazionale. Però mi sembra che ora si esageri e per ogni evento si metta su una diretta. E non sempre con notizie fondamentali:

I candidati potranno consultare il dizionario di italiano ma non potranno uscire prima di tre ore dalla dettatura del tema.

18.6.06

Ricorrenze

Grazie a Telecom Italia che ieri e oggi mi ha tagliato fuori da Internet, questo post arriva con un giorno di ritardo. Avrei voluto scrivere che tra una settimana mi sposo e che cinque anni fa esatti accadeva questo.

16.6.06

Business blog



Oggi ho seguito
questo workshop. Alcune cose interessanti, altre già risapute (ma non era un evento stampa). Mauro ha ben coordinato i lavori. Un po' di notazioni:

- Tutte le aziende coinvolte mi sembra abbiano capito lo spirito dei blog. Ragionano e condividono informazioni con i clienti/persone da pari a pari e non come chi si degna di spiegare qualcosa in tono amichevole con gente buona solo a comprare.

- Nonostante questo, sarebbe bello che Samsung decidesse di aprire i commenti.

- Il blog aziendale può essere anche "comodo". Sun, per esempio, l'ha usato per comunicare ai propri dipendenti del taglio del personale.

- Sono d'accordo con coloro che hanno detto che il blog crea valore per un'azienda, insomma una sorta di certificazione. E non bisogna stare a pensare quanti soldi porta. Anche perché come ha sostenuto Phipps: "Chi cerca di dar valore a tutto, non sa cosa sia il valore".

- Interessante cosa ha detto l'editore Alberto Castelvecchi: "Il blog mette a nudo un'azienda e mostra la sua vera natura".

15.6.06

Medievalismi/2




















Da sempre il Time è uno dei newsmagazine stranieri che preferisco. Da oggi un po' meno.

14.6.06

Ma chi sono, Rino Tommasi?

Visto che nessuno lo dice (almeno quelli che leggo), volevo sottolineare che dopo cinque giorni di mondiale, 14 partite e quasi 1.300 minuti giocati ancora non è stato assegnato un calcio di rigore. Non vuol dire nulla, ma mi sa che è un record.

Update delle 16.26: alla 15/a partita hanno dato il primo penalty. Tiro di Villa e gol. 3 a 0 per la Spagna.

13.6.06

Buona la prima

L'impressione che mi ha dato ieri l'Italia è stata buona (non ottima). Se bisogna giocare a tre a centrocampo, meglio Perrotta (che tra l'altro dà un'opportunità di lancio in più a Totti) di Camoranesi. E De Rossi è molto più forte di Gattuso, anche sano. In difesa, inguardabile Zaccardo (non sarebbe meglio Oddo?) ma tanto ora torna Zambrotta. Il dubbio adesso è per l'attacco. A me Iaquinta (anche se in generale non mi entusiasma) è piaciuto più di Gilardino. Ieri alla tv dicevano che l'udinese ha fatto bene perché aveva grossi spazi, visto che il Ghana doveva rimontare. Bene: gli Stati Uniti dovranno vincere contro di noi se vogliono qualificarsi. E Iaquinta messo alla Del Vecchio dello scudetto romanista, un po' attaccante un po' centrocampista, con Totti qualche metro più avanti non mi dispiacerebbe.

9.6.06

Mondiale sbandierato



Tra mezzora iniziano i mondiali. Quest'anno, meno di altre volte, sono eccitato. E non sono il solo. Andando da Galileo (viale Marconi) a viale Manzoni ho visto una sola bandiera italiana appesa al balcone.

8.6.06

Medievalismi

Ok, non ci dovremmo stupire più di nulla. E come si dice a Roma: "a guera è guera...". Ma leggere di Bush, Blair e così via (compreso Parisi) che esultano per la morte di qualcuno, anche se terrorista, lo trovo veramente medievale.

Altro che Ronaldinho



(via Reporter Diffuso)

7.6.06

Giochiamo così

E vinciamo il mondiale. Forse.

Modulo: 3-4-1-2

1- Buffon

13- Nesta
23- Materazzi
5- Cannavaro

22- Oddo (19- Zambrotta)
4- De Rossi
20- Perrotta
3- Grosso (19- Zambrotta)

10- Totti

9- Toni
11- Gilardino

5.6.06

Segnalazione personale e di lavoro



Oggi sono stati presentati i risultati della ricerca 2005-06 dell'Osservatorio RFId del Politecnico di Milano. Nella cartella di presentazione del rapporto c'è anche Rfid Italia, portale edito dal Cedites di cui faccio parte e la cui redazione è curata da Galileo.

Lo dicevo io

Quando sostengo che nessuna forma di dio esiste, alcuni mi prendono in giro. Invece c'ho ragione.

Restyling a metà


Tralasciando la criticata pagina web dei consigli per l'uso, la nuova homepage di Repubblica.it mi sembra più fresca della precedente (ce n'era bisogno). Una cosa, però: cambiare la home senza modificare le pagine interne mi dà l'idea di uno che non si lava mai ma indossa abiti puliti.

4.6.06

Ninna ah Ninna alé oh oh

Ieri e oggi weekend di riposo (un po' ad alto volume ma piacevole). Stamattina piccola passeggiata con splendido bambino al seguito. E mentre la mamma e Leti gli cantano un po' di quelle canzoncine che tutti i bambini cantano da sempre mi accorgo di saperne poche, pochissime. E allora penso che le uniche musiche che intonavo da piccolo erano i cori della Roma. Vabbé, mica tutti sono destinati ad avere un'infanzia felice. Come la mia.

2.6.06

MacPost

Da qualche minuto è passata l'una di notte. Due amici se ne sono appena andati dopo una cena all'insegna di foto di vecchia data. Io e Leti siamo sul divano a guardare una vecchia puntata di Csi. Insomma nulla di speciale, ma in qualche modo dovevo giustificare il primo post con il nuovo MacBook ritirato oggi.

1.6.06

Gli esami sono vicini












Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto, io copio al solito posto...

Bye bye

Lo scandalo intercettazioni comincia a mietere le prime vittime. E da ieri Tosatti non è più l'editorialista calcistico del Corsera. Al suo posto Mario Sconcerti (che non è il massimo, ma meglio di niente). Ufficialmente Tosatti è stato fatto fuori per motivi di salute (nel caso: auguri) ma guarda caso l'allontamento arriva proprio a qualche giorno dalle intercettazioni delle sue telefonate con Moggi.

31.5.06

Dire e non dire

Oggi su La Stampa Fulvio Gianaria, legale di Luciano Moggi, dice: "Moggi voleva solo difendere la Juventus dai poteri forti, nel calcio il vero potere lo gestisce il Milan che può vendere e comprare i diritti televisivi. Gli arbitri, la Federcalcio, La Lega Calcio: pensare che tutte queste realtà si muovono agli ordini di Moggi, Bergamo e Fazi è fuorviante. Può servire a liquidare in sede sportiva una domanda popolare che si faccia piazza pulita, ma in sede penale è un'altra cosa".

Tra quanto la smentita?

30.5.06

Forza Roma

Volevo solo segnalare che da queste parti siamo più che fortunati: si vive in una città con il Sole 367 giorni l'anno, con qualche bellezza artisitica, con il mare a due passi e con appena un cittadino su dieci che vota Forza Italia. Mica male.

29.5.06

Paparatzi/2

Premesso che non ho particolari simpatie per Ahmadinejad, qual è la differenza tra il senso delle sue parole e quelle di Ratzinger a proposito dell'Olocausto nazista?

Ahmadinejad, premier iraniano e considerato il pericolo n° 1 dell'Occidente: "Basta. Perché oggi il popolo tedesco dev'essere umiliato per il fatto che nel corso della storia vi è stato un gruppo di persone che hanno commesso crimini in nome dei tedeschi?".

Joseph Ratzinger, papa, considerato il pastore dell'Occidente: "Sul popolo tedesco un gruppo di criminali raggiunse il potere mediante promesse bugiarde, in nome di prospettive di grandezza, di recupero dell'onore della nazione, con previsioni di benessere e anche con la forza del terrore e dell'intimidazione cosicché il nostro popolo poté essere usato e abusato come strumento della loro smania di distruzione e dominio".

Paparatzi



(via Mauro Biani)

80 anni

Nonna, l'unica nonna che mi è rimasta, è da sempre di sinistra. Una scelta forse forzata - quando era piccola il duce gli portò via tutta la casa, la terra (5 ettari), i maiali, le mucche e tutti gli animali per costruire il Foro Italico - ma il risultato è quello che conta: nonna è di sinistra. Ieri sono andato da lei per accompagnarla a votare Veltroni. Prima di andare, davanti a un caffé, non ricordo perché, inizia a parlare dell'ultimo re Umberto II e di suo padre Vittorio Emanuele III. E dice: "Che signori che furono, uno stile, una classe...". Inizio a pensare che nonna è proprio rinco. Ma come: Vittorio Emanuele III, quello che non disse nulla a Mussolini? O suo figlio, quello che non ha mai riconosciuto la Repubblica? Nonna, che invece non è rinco affatto, mi legge nel pensiero e continua: "Almeno loro, hanno perso e se ne sono andati senza fiatare. Quell'altro (non lo vuole neanche nominare...) sta ancora lì che non accetta la sconfitta e strilla, urla e strepita a Porta a Porta".

28.5.06

Preghiera ai giornali

Tanto è domenica e le preghiere ci stanno bene. Si può evitare di chiamare lo scandalo del calcio di queste settimane in 106 modi diversi? Tra cui: moggiopoli, calciopoli, juventopoli, calciogate e piedi puliti.

26.5.06

Si cambia











Dopo mesi e mesi di tentennamenti oggi ho deciso. E ho acquistato per la prima volta in vita mia un Mac. E che Mac!

Forum?

http://www.francobritishchambers.com/docs/fiches/10/logo.jpg

Ieri per mia sfortuna mi sono imbattuto in questo forum. A parte un paio di interventi interessanti (Quintarelli dell'Aiip e De Leo di Wind) e tutti gli attacchi a Telecom delle concorrenti, mi chiedo perché L'Economist decida di organizzare un evento simile (pompandolo tantissimo) che poi non è altro che una rassegna delle offerte delle aziende.

24.5.06

Carriere fulminanti

Due anni fa Alessio Secco era l'assistente dell'addetto stampa della Juventus. Squadra di cui oggi è direttore sportivo.

23.5.06

Poveri consumatori

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Io di idee strambe ne ho sentite. Ma questa è sicuramente tra le prime cinque.

Il funzionamento del pc a consumo, presentato in due versioni, è molto semplice ed è paragonabile a quello di un cellulare con carta ricaricabile. La prima modalità consiste in una carta prepagata acquistabile in rete o nei negozi: man mano che il pc viene utilizzato, la carta si "scarica". I prezzi praticati sono del tutto simili a quelli degli internet cafe. La seconda modalità, invece, è un abbonamento mensile che permette di utilizzare il computer in maniera illimitata per trenta giorni, al termine dei quali si dovrà effettuare un nuovo pagamento. Con un apposito software l'utente in ogni momento può controllare minuti e credito residuo. Una volta terminato il credito, il computer entrerà in una modalità di accesso limitato. Per entrambe le versioni, inoltre, l'utente dovrà munirsi di pc adeguato, che però pagherà a un prezzo molto basso.

22.5.06

Come si può tifare Italia?

Il mio stato d'animo è come quello di Mino Fuccillo. Che su Il Romanista di oggi dice (ho fatto copia e incolla perché questo editoriale domani verrà sostituito da quello di domani):

Come si dice ladri in tedesco? In uno spot televisivo, inconsapevole ai tempi in cui fu pensato e prodotto, Cannavaro va a scuola appunto di tedesco. Ma quella parola non l’impara. Sarà il caso di colmare la lacuna e apprendere fonetica e grafia dell’aggettivo, ce lo grideranno e ce lo scriveranno quando saremo in Germania, in tedesco e forse pure in inglese, lingua internazionale. Dobbiamo offenderci? Certo, sarà dura: come fai, sbagli.

Come si fa a non tifare per la Nazionale italiana ai Mondiali? Ma anche tifare, come si fa? Come si farà ad avere umana simpatia, identificazione, addirittura transfert con molti, troppi, di quelli che andranno in campo con la maglia azzurra? Ai calciatori non si chiede di essere necessariamente maestri di vita, però palpitare per quel portiere carico di soldi e successo che si gioca due dei numerosi milioni di euro che guadagna e l’unica faccia che ha sulle scommesse fatte di nascosto è aspro, scomodo. E stringere idealmente la mano a quel capitano cui hanno perquisito la casa perché si faceva pagare in nero, è tosta, anzi proprio passa la voglia. E’ lo stesso capitano che a Bari con la sua squadra di club si è esibito nel numero delle tre scimmiette: lui, parola, non vedeva, non sentiva e mai avrebbe parlato. E poi c’è l’allenatore, ha allenato per tanti anni la squadra di Moggi quando c’era Moggi. Quel Moggi che raccontava a molti di poter conoscere, anzi scrivere, anzi dettare, prima del sorteggio i nomi di arbitri e guardalinee di ogni partita. Lo diceva a molti e mai a Lippi? Il problema non è se Lippi ascoltasse i suggerimenti della Gea per le convocazioni, il problema è che Lippi con molta probabilità faceva finta di non sapere quel che Moggi faceva.

E poi in azzurro ci sono un altro difensore e un altro attaccante della stessa squadra che nei confronti della cupola si sono sempre ispirati al mai smentito, nemmeno ora, singolare codice etico che prescrive come primo comandamento l’omertà. E ci sono in azzurro anche altri giocatori di altre squadre che anche loro non sapevano, non vedevano, non fiatavano, nel migliore dei casi stavano come topi, inconsapevoli, nel formaggio. Con le eccezioni sui 23 convocati non si arriva alle dita di una sola mano. Come si fa a tifare sapendo che gira, circola una strana teoria per cui “un buon mondiale cancella tutto”?

Nessuno sapeva, non allenatori, non dirigenti, non arbitri. L’unico a sapere qualcosa doveva essere l’ex ministro Pisanu che, volendo aiutare una squadra di serie C di casa sua, telefona al direttore generale della squadra di Torino in Serie A. Telefona a Moggi perché sa che Moggi aggiusta partite, carriere e classifiche. Glielo aveva detto il servizio segreto del Viminale? No, Pisanu parla con Moggi perché sa che il calcio è fittamente popolato di “collusi, opportunisti, vigliacchi e omertosi”, la definizione è di Arrigo Sacchi che almeno mette anche se stesso in qualche modo nel mucchio.

Ma non è solo il calcio, il pesce, come sempre, puzza dalla testa. Senato della Repubblica, discorso programmatico del capo del nuovo governo, Prodi dice: «Dobbiamo far sì che l’Italia torni a vincere». Voce dall’aula: «Chiama Moggi!». Nessuno ride ma molti, in ogni fila di banchi senatoriali, sorridono. Ecco, forse in economia ce la faremo a restare in serie A. Forse. Ma quel diffuso, amaro e in fondo complice sorridere non è segno di rassegnata esperienza, è la prova dell’assuefazione all’Italia come paese di usi e costumi di serie B. Quelli che sorridono non sono scaltri e navigati uomini di mondo, sono uomini che si sono arresi a che il mondo non sia solo storto ma anche marcio.

Ce ne sono, quel sorriso lo ha svelato, tanti in Senato. Ce n’è addirittura moltitudine nel mondo del calcio. Ragion per cui questo è un mondo che non va aiutato ma espugnato. Ma, se dentro le mura imperversa la peste, di veri assedianti fuori non ce n’è. Anzi, davanti al calcio s’accampa una stramba tribù. Non sono neanche innocentisti, sono “riduzionisti”. Non negano ci fosse imbroglio e truffa, cavillano però che non è reato. E un’altra tribù ingrossa, quella di chi fa i conti del danno economico al calcio se la Juve e altri vanno in serie B. Se sentono la parola etica mettono mano alla pistola. Possono averla vinta? Possibile che tra le tante passi anche una menzogna economica, industriale, di materiale interesse? Se tutto resta com’è, se nessuno paga con la retrocessione, il calcio della prossima stagione sarà come il wrestling, una sceneggiata, una finta che a qualcuno pur piace ma che ha un mercato ridotto, vale tanti soldi in meno. Il vero danno economico verrebbe dal colpo di spugna.

E allora, tifare o no per gli azzurri? Che faccio, quando esulta Totti, gioisco con lui e quando esulta Cannavaro mi giro dall’altra parte? Non lo so, so però che una nazione seria quel portiere, quel capitano e quell’allenatore in Germania non li avrebbe portati. Non fosse altro che per aver il diritto di offendersi e non solo di arrossire quando ci insegneranno come si dice “ladri” in tedesco.