CALCIO: CANNAVARO, MOGGI? FACEVA BENE IL SUO MESTIERE FACEVA 416 TELEFONATE AL GIORNO, ORA E' UN FUGGI FUGGI
(ANSA) - FIRENZE, 24 MAG - Un saluto a Bari prima della partita scudetto e poi niente più. Così Fabio Cannavaro racconta l'ultimo incontro con Luciano Moggi, ex direttore generale della Juve nel pieno dello scandalo intercettazioni. "Sorprende tutti leggere il contenuto di quelle intercettazioni. Conoscevamo il Direttore, sapevamo che era un dirigente di grande esperienza, era bravo a gestire molti giocatori, faceva bene il suo mestiere". Cannavaro ha ricordato che Moggi "come persona aveva fatto di tutto, nei due anni in cui ho giocato alla Juve, per stare al nostro fianco". "Riceveva 416 telefonate al giorno, era amico di tutti o quasi - ha concluso Cannavaro - ora non credo che tutte queste persone lo cerchino più, mi da' fastidio questo fuggi fuggi". (ANSA).
PALLONE ORO: CANNAVARO, DA MOGGI ABUSI ENORMI MA INUTILI JUVE ERA PIU' FORTE; SE FOSSI STATO PIU' GIOVANE, SAREI RIMASTO
(ANSA) - PARIGI, 27 NOV - "Luciano Moggi? Tutti sapevano dei suoi contatti un po' ovunque, e tutti sapevano quanto fosse potente la Juve. Da parte di Moggi c'è stato un enorme abuso di potere, ovviamente condannabile. Ma inutile: noi eravamo i più forti": lo dice Fabio Cannavaro, neo Pallone d'oro, al settimanale France Football.
(SEGUE).
PALLONE ORO: CANNAVARO, DA MOGGI ABUSI ENORMI MA INUTILI (2)
(ANSA) - PARIGI, 27 NOV - "Tutti sapevano dei contatti di Moggi e del potere della Juve, ma non immaginavamo fin dove qualcuno potesse arrivare. E ancora non abbiamo un'idea precisa dei loro movimenti", afferma Cannavaro. Il capitano azzurro racconta che il compagno di squadra del Real Madrid, Mahamadou Diarra, quando lo ha visto per la prima volta gli ha detto: 'Ah! Moggi, soldi! soldi!'. "Gli ho spiegato - afferma Cannavaro - che Luciano Moggi non andava a trovare tutti gli arbitri per promettere loro dei soldi. Con l'influenza che aveva, agiva a un altro livello, per esempio orientando un arbitro verso una partita piuttosto che un'altra. Che non è una cosa normale, certamente! Il problema è che, specie all'estero, la gente ha creduto che la Juve comprasse delle partite. Ed è falso. Gli incontri li abbiamo vinti tutti noi, in campo. Si è trattato, piuttosto, di un abuso enorme di potere da parte di Moggi, condannabile, ovviamente. Ma inutile: noi eravamo i più forti, fatto pienamente dimostrato dalla presenza di otto giocatori della Juve, più degli ex come Zidane e Henry, sul campo dello stadio di Berlino, il 9 luglio”.
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