24.11.05

Chi semina raccoglie

Succede che da un giorno all'altro ti trovi senza un pezzo della tua vita. Un pezzo che l'ha condizionata, che ti ha (in parte) cresciuto e insegnato. Insegnato che Berlusconi (qualora tu non l'avessi ancora capito) è un farabutto, che se c'è la guerra e il tuo paese decide di allearsi con un pazzo (stavolta si parla di Mussolini, eh!) non ci si deve per forza arruolare, che se qualcuno non ti sta a genio puoi anche mandarlo affanculo (non è detto che la mediazione sia sempre la strada migliore), che i preti, in fondo, sono dei mascalzoni, che al referendum sulla fecondazione bisogna andare a votare 4 sì ("perché mica possiamo tornare indietro"), che la famiglia e il lavoro sono le cose più importanti (il secondo serve a far star bene la prima), che anche se non hai studiato è fondamentale leggere (l'unica cosa che rende veramente libero il pensiero) e che chi semina, alla fine, raccoglie. E lui, mio nonno, ha raccolto molto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

good start