18.11.05

Coca casa e chiesa

Ritorno dopo troppi giorni di assenza. Colpa di un lavoro che mi ha tolto il sonno (e forse ora lo toglierà a qualcun altro). Nel frattempo ho scoperto che:

- Chi scrive enciclopedie da allegare ai giornali non sa cosa fa.

- Che la meniamo tanto con la laicità dello stato e poi Repubblica titola in prima pagina "LA CEI BOCCIA LA DEVOLUTION". E chissenefrega, no?

- Faccio mie le parole di Furio Colombo su L'Unità sulla squallida vecenda "Coca Cola boicottata a Torino": La Coca Cola fa parte del mondo del “fast food”, non è migliore degli hamburger né più sano del “Kentucky Chicken”. Ma mi sfugge da dove i consiglieri comunali della sinistra torinese hanno trovato ragioni per boicottarla, iniziativa odiosa che dovrebbe essere riservata a fatti gravi e provati della nostra vita. Esempio: boicottare prodotti locali di Treviso fino a quando il sindaco (poi vicesindaco ma sempre padrone Gentilini) fa togliere le panchine perché gli immigrati non possano sedersi, fa distruggere le abitazioni in cui molte famiglie di lavoratori con regolare permesso di soggiorno e regolare posto di lavoro avevano trovato un tetto, e impedisce che sia dato ai nuovi venuti un luogo in cui pregare. Aggiungendo insulti.

-
Che il mondo dei tifosi (o ultras o ultrà) mi piace sempre di meno. Lo scioglimento è avvenuto a seguito di una denuncia della "Fossa" alla Digos, i nemici di sempre. Gli altri gruppi milanisti non l'hanno potuto tollerare.

- Che Totti ha perso un'altra occasione per stare zitto: "Cosa dico ai tifosi della Roma? Forza e onore".

- Che se Gilardino e Toni sono, dopo il Brasile, la coppia di attaccanti più forti del mondo, su quale pianeta si trovano Argentina, Inghilterra, Olanda e Francia?

- Che Lapina (the cat) senza L. nun je la po' fa'.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se ho capito bene, saresti d'accordo con il boicottaggio dei proditti della provincia di Treviso per via di Gentilini?

Dovresti però tenere conto che in questo modo provocheresti solo un danno ad aziende e imprenditori che danno lavoro, tra gli altri, a molti immigrati nella provincia trevigiana.

Con tutto il rispetto, ma è meglio pensarci un po' su prima di spararle.

Ciao
Marco

Ricambi Originali ha detto...

Marco: sì! La prossima volta magari votano qualcun'altro, e Gentilini gentilmente va in fabbrica insieme agli immigrati.

Furio Colombo dimostra un bel provincialismo, divertente da vedere soprattutto nel quotidiano fondato da Antonio Gramsci: Gentilini va bene, i sindacalisti colombiani no. Vaglielo a spiegare che sono meno importanti delle panchine dei parchi. Insomma, la critica di Colombo mi sembra poco centrata. Se poi vuole dire che gli addebiti alla cocacola non son veri, allora dica "fuori le prove", non stabilisca gerarchie.

Se volesse fare una cosa sensata, chiedesse ai boicottatori chi produce le sigarette che fumano.....

Personale: io ho sempre pensato a "laPina". una maiuscola fa la differenza ;)

Anonimo ha detto...

Bah...secondo me sai come va a finire con il boicottaggio (che non condivido mai di base come strumento di protesta): che le azinde vitivinicole vanno in malora, che un bel po' di persone restano senza lavoro (immigrati compresi e con maggiori difficoltà degli altri) e che tutti sranno belli inkazzati e col cavolo che voteranno per qualcun altro (i veneti li conosco bene)! Ma qui siamo veramente nel mondo della fantasia!

Quanto a Colombo: penso che il suo sia stato un goffo e patetico tentativo di buttare a tutti i costi in polemica politico/moralista una faccenda che era già una fesseria in partenza!!