Per farsi un'idea della vicenda Cofferati e legalità consiglio l'articolo di Berselli su La Repubblica di oggi.
Ma la realtà è che la Bologna profonda, di cui fa parte anche quella collettività modellata dal rigorismo del Pci, dove "se gettavi a terra un pezzo di carta c'era subito un ex partigiano che ti rimproverava, "ragazzo, questa è casa nostra"", vede con implicita soddisfazione la severità operativa di Cofferati.
Ma la realtà è che la Bologna profonda, di cui fa parte anche quella collettività modellata dal rigorismo del Pci, dove "se gettavi a terra un pezzo di carta c'era subito un ex partigiano che ti rimproverava, "ragazzo, questa è casa nostra"", vede con implicita soddisfazione la severità operativa di Cofferati.
Possiamo discutere su alcuni metodi, ma c'è qualcuno che mi spiega come mai far rispettare le leggi (anche la Bossi-Fini, visto che è una legge dello stato e Bologna mi pare si trovi nello stato italiano) è da fascisti o da "di-esse, esse-esse"?