Io, giuro, ce la sto mettendo tutta a convencermi che il Pd sia un partito da votare (anche perché altrimenti resto a casa) però ci sono cose che non riesco proprio a mandare giù. Questioni, direi, fondamentali prima di mettere una croce su una scheda. Eccone alcune.
- Zero dichiarazioni sulla laicità.
- Veltroni che prima auspica una lunga durata per il governo Prodi e poi già parla da premier: "Il programma di governo non dev’essere di 280 cartelle, ma di 10 punti, chiari, netti, identificabili". Oppure: "Al centrodestra rivolgo un appello: c’è un pacchetto di riforme in commissione Affari costituzionali, dal rafforzamento dei poteri del premier alla riduzione del numero dei parlamentari, su cui possiamo ritrovarci d’accordo; perché non lo si approva?"
- Rosy Bindi che, in piena crisi massimalista, dice solo: No, Veltroni è uno stronzo.
- Sempre Veltroni che dice: "Apprezzo Pisanu, la Moratti e la Prestigiacomo". E' troppo chiedere il perché?
- Ugo Sposetti i cui soldi (fossero i suoi...) non si possono toccare.
- Il problema (?) della fine della Festa dell'Unità.
- Ciriaco De Mita coordinatore regionale in Campania.
- Binetti e soci.
28.8.07
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