25.2.04

I mister(i) delle grandi di serie A

Alcune cose proprio non le capisco. Per esempio:

- Perché Ancelotti ha così paura delle sculacciate del Berlusca? E non gli dice: "Siamo primi in classifica (più che meritatamente, aggiungo io) perché giochiamo con una sola punta. Se facessimo sempre come dice Lei, potremmo, come l'anno scorso, perdere il campionato. Un conto è avere in attacco (come il Real) tutti palleggiatori (anche se Raul da quando c'è Ronaldo si è un po' oscurato); e un altro è avere Inzaghi (record di palleggi: 6) e Shevchenko".

- Perché Capello si ostina a giocare senza un centravanti di ruolo? Da soli Totti e Cassano fanno i fenomeni solo con difese colabrodo (Juve, Siena) ma di fronte a reparti arretrati arcigni o che indovinano la giornata giusta, è molto più difficile.

- Perché Mancini è considerato da molti un messia del calcio? Che cosa ha più di un Prandelli o un Novellino? E poi, che brutti quegli atteggiamenti quando manda a quel paese (vedi Lopez o Inzaghi) i propri giocatori. Sembra di vederlo ai tempi della Sampdoria. Qualcuno, però, gli dovrebbe dire che ha smesso. E un mister, se un suo calciatore sbaglia un gol non lo può guardare con la faccia: "Se ci fossi stato io...".

- Per Zaccheroni, verrebbe da chiedere solamente: Perché Zac, perché? E basta. Entro invece un po' più nel particolare. Si può giocare con Kily Gonzales terzino? Con Stankovic trequartista? E che lancia due punte (Vieri e Adriano) che il pallone non se lo vengono a prendere a centrocampo neanche morti?

- Per Lippi ho già dato il 12 febbraio.

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