24.8.06

L'iTalia come l'iPod? Magari...

Così alla fine la Apple dovrà sborsare 100 milioni di dollari alla Creative per aver scopiazzato la sua interfaccia di gestione dei brani musicali e averla messa nell'iPod. In ogni caso è un affare per Jobs (risparmiati un sacco di soldi per gli avvocati e altre cause legali con la stessa Creative) che comunque giornalmente esce vincitore dalla sfida più importante con il rivale di Singapore, quella cioè delle vendite. Anche se, brevetti a parte, è arrivato dopo. La Creative presentò infatti il suo primo lettore nel gennaio del 2000, mentre l'iPod arrivò sul mercato nel 2001. Questo dimostra una volta di più che non bisogna arrivare primi (e non solo nella tecnologia) per avere successo. Basta avere un po' di intuito, un bel marketing (designed in California...) e crederci. Da noi invece non si fa altro che parlare di treni persi e piangersi addosso (Olivetti, informatica e altre storie simili). Pure la Apple sembrava aver perso il treno. Ma invece di andarsene è rimasta alla stazione e ha preso quello dopo, più veloce e confortevole di quello su cui non era riuscita a salire. Certo, ha pagato un extra di 100 milioni di dollari. Ma cosa sono rispetto alle milioni di vendite mensili dell'iPod?

2 commenti:

ottokin ha detto...

Ciao Federico,
Mi permetto scrivendo spesso si Apple per il blog con la quale collaboro (http://www.melablog.it/) di aggiungere la notizia che grazie a questo accordo la Creative potrà fare dei gadget "made for iPod". Cosa da non sottovalutare in quato sai perfettamente quanto vendono i gadgets del letttore MP3 per eccellenza, forse anche di più dei lettori stessi della Creative.

Continua così che vai faorte
Un saluto

Paolo "ottokin" Campana

Federico Ferrazza ha detto...

grazie per l'update
ciao
F.