3.5.04

Il mercato dei campioni

Il Milan si è aggiudicato il campionato. Meritatamente. Vinti tutti gli scontri diretti (tranne uno, con la Juve a Milano), pochissimi punti lasciati alle cosiddette piccole, costanza di rendimento (alto) sia tecnico che atletico, un buon allenatore e un pizzico di fortuna tra i fattori che hanno portato alla conquista del 17° titolo per i rossoneri. E ora? A Milanello già si parla di futuro: Stam e un altro "campione" dovrebbero far parte della rosa milanista della prossima stagione.

Ma, visto che se si vuole trovare un difetto al Milan è l'età avanzata del reparto difensivo (fatta eccezione per Nesta), ha senso acquistare un giocatore, sì, di altissimo livello ma comunque di 32 anni? Secondo me, no. Proprio quando si vince e si dispone di un'ottima struttura, è il momento di puntare su giovani in grado di crescere e imparare dai "grandi". Si spende meno e si ha la possibilità di formare calciatori buoni per sei-sette stagioni e non per una o due: il confronto Kakà-Rivaldo in questo senso è emblematico.

E poi continuare a comprare Galacticos, anno dopo anno, non è certo una strategia vincente. Real Madrid docet.

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