1.4.05

Papa re

Ok, per un ateo come me la morte del papa avrà solo il significato di un evento storico (e soprattutto mediatico). Ma non posso fare a meno di osservare che oggi Roma è una città diversa: la gente in strada, al bar, in ufficio (anche il mio) ha un umore diverso. Alcuni sono tristi, altri dicono che non gliene frega niente (ma comunque lo dicono), altri ostentano un'innaturale felicità. Tutti atteggiamenti che hanno in comune un aspetto: non sembra che stia per morire un capo religioso (che, ricordo, ha visitato Pinochet come se fosse un normale capo di stato e si è detto subito felice dell'indipendenza della Croazia, contribuendo a un quel bel po' di casino che è stata la guerra in ex Jugoslavia), ma un capo di stato, anzi un re. Forse perché a Roma il papa è, coscientemente o no, visto ancora così. Come un sovrano. Che sta passando gli ultimi momenti della vita nella sua reggia.

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