2.4.05

Sospensioni

Al di là delle emozioni e delle suggestioni del caso, mi sembra fuori luogo sospendere il campionato di calcio per l'imminente morte del papa. Viviamo o no in uno stato laico? Secondo me, no.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non preoccuparti, "laico" dei miei stivali. Tra una settimana avrai di nuovo il tuo caro campionato di calcio. E il prossimo Papa morirà tra una ventina d'anni, quindi per un po' potrai stare tranquillo davanti alla TV a ruttare e urlare "arbitro cornuto".

Anonimo ha detto...

non è stato sospeso il campionato di calcio di serie a ma tutte le competizioni sportive , anche quelle giovanili. è stato privato del suo campionato di pallavoolo la ragazzina di 12 anni ecc... per cosa ? per vedere vespa? meglio i rutti!

Federico Ferrazza ha detto...

tony,
non è per il campionato di calcio in sé. di quello me ne frega relativamente, quest'anno la roma è una pena. il problema è la (presunta) laicità dello stato italiano. il papa dovrebbe essere per l'italia il capo di stato di un altro paese. e invece no: influenza le decisioni politiche, condiziona le scelte elettorali, etc. non credo che in nessun altro paese succeda questo. anche le discoteche hanno chiuso: ti sembra giusto tutti gli italiani debbano essere costretti a stare a lutto. chi vuole farlo, libero di farlo, per gli altri: che si divertano pure (mica lo fanno per festaggiare la morte del pontefice). e poi perché chiudere le discoteche e non i ristoranti, i pub e tutto il resto. io non ho niente contro il papa (anche se l'elogio di questi giorni mi sembra eccessivo) ma credo che l'intromissione della chiesa nella nostra società sia davvero troppa: valga per tutti l'appello di ruini a non andare a votare per il referendum sulla fecondazione assistita (posizione che da ateo ritengo di una bassezza morale senza precedenti).

Anonimo ha detto...

Beh, per le istituzioni italiane il Papa potrà anche essere "il capo di stato di un altro paese", ma uno stato è fatto soprattutto di persone. E in Italia ci sono diversi milioni di persone per cui il Papa è il simbolo in terra della propria religione. Quindi credo che UN GIORNO IN VENTISEI ANNI senza calcio e discoteche si possa anche sopportare, non credi?

Anonimo ha detto...

una polemica veramente stupida...nient'altro da aggiungere