Quando si dice che la politica italiana si è berlusconalizzata non si dovrebbe far riferimento tanto alle varie Carfagna, Gardini e altre vallette che occupano dei posti in Parlamento. Piuttosto io starei attento a tutti quei politici di professione che siccome hanno bisogno di visibilità fanno a gara a chi la spara più grossa. Qualche esempio? Prendete Casini oggi sul Corriere. Il leader Udc scrive che l'Italia dovrebbe riprendere con il nucleare. Tornando indietro, anch'io (che per motivi anagrafici non votai al referendum dell'87 che bandì il nucleare dall'Italia) non abbandonerei questa fonte energetica. Ma, onorevole Casini, indietro non si può tornare e se solo si facesse quattro chiacchiere con un ingegnere nucleare lei saprebbe che gli altri paesi hanno raggiunto un tale vantaggio rispetto alle nostre tecnologie vecchie di vent'anni che per l'Italia non è più conveniente puntare sul nucleare. (Tralascio di commentare l'idea di puntare anche sul carbone).
Un altro esempio è il Rutelli di qualche giorno fa. Che ha proposto una banca del Dna per motivi di sicurezza. Quello che mi piacerebbe sapere è se l'ex sindaco di Roma si sia consultato con qualche esperto prima di dire certe cose o se, per lo meno, abbia studiato la situazione dei paesi in cui la banca del Dna esiste. Io - diffidente di natura - non credo.
Verranno mai dei governanti competenti delle cose che gestiscono?
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