Le tesi complottistiche non mi sono mai piaciute. Mi ricordano la peggiore letteratura (Dan Brown per dirne uno), la peggiore cinematografia (molta Hollywood) e le parti peggiori della recente storia d'Italia (le ombre sugli omicidi Moro e Pinelli) e della società (cospirazione di ebrei e radical chic la celebre accusa di Don Gelmini: a me in questa categoria viene in mente solo Gad Lerner...). Detto questo che Bin Laden torni a farsi vivo proprio l'11 settembre (tinto e promettendo di non far pagare le tasse, vi ricorda qualcuno?), proprio quando Bush si trova in estrema difficoltà con la situazione irachena e con i repubblicani che si avviano (salvo sconvolgimenti) a una sconfitta presidenziale, mi sembra, per lo meno, un po' curioso. Certo si potrebbe dire che si tratta di una dimostrazione di forza del leader (ex?) di Al Qaeda ma a pensarci bene l'apparizione di Bin Landen fa gioco, in un certo senso, anche alla strategia bushiana.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento